Due mid-cap sotto osservazione. Opportunità e rischi
pubblicato:Due mid-cap sotto osservazione. Momento cruciale per i grafici dei titoli in questione. Vediamo quali siano le opportunità ed i rischi.
Seduta al ribasso venerdì per Juventus in calo anche questa mattina
Il titolo ha ceduto il 4,37% a 0,346 euro dopo avere oscillato tra 0,3452 e 0,3778 euro. Il Collegio di Garanzia dello Sport ha accettato il ricorso presentato dalla Juventus riguardo alla sentenza di 15 punti di penalizzazione per il caso delle plusvalenze.
Il Collegio ha rinviato gli atti alla Corte Federale di Appello, che dovrà valutare nuovamente la determinazione dell'apporto causale dei singoli amministratori, fornendo adeguata motivazione e trarne le eventuali conseguenze anche in ordine alla sanzione irrogata a carico della Juventus.
Questa decisione ha di fatto annullato la sanzione in attesa del nuovo giudizio della Corte d'Appello federale. Il Collegio di Garanzia ha respinto i ricorsi presentati da Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini, ovvero i dirigenti apicali del club, accogliendo quelli di Pavel Nedved, Paolo Garimberti e Enrico Vellano.
Questa decisione, secondo il Collegio, diventa determinante per la rideterminazione della sanzione da parte della giustizia FIGC e rende piuttosto probabile la condanna futura del club per slealtà.
Ad oggi l'annullamento della sanzione ha portato a un cambiamento nella classifica di Serie A, con la Juventus che risulta ora in terza posizione.
Tuttavia, è importante sottolineare che questa situazione potrebbe cambiare ancora una volta in futuro, a seconda dell'esito del nuovo giudizio della Corte d'Appello federale.
Nel frattempo la squadra ha subito la terza sconfitta consecutiva in campionato, essendo stata battuta tra le mura amiche dal Napoli, ormai ad un passo dal suo terzo scudetto, al termine di un match come sempre caratterizzato dalle polimiche quando in campo scende la squadra con la maglia a strisce bianconere.
Cosa emerge dal grafico di Juventus
Il risultato di ieri sera ha probabilmente inciso sull'apertura di questa mattina del titolo, in calo di circa 2 punti percentuali dopo il forte ribasso di venerdì.
I prezzi avevano tentato con il massimo di giovedì a 0,38 euro di superare quello del 4 gennaio a 0,3820 euro ma ne sono stati respinti. I minimi di venerdì sono a contatto con il 38,2% di ritracciamento del rialzo dal minimo del 23 gennaio.
Discese anche al di sotto di area 0,3450 potrebbero confermare l'intonazione negativa prospettando movimenti verso 0,3120, linea che sale dal minimo di dicembre. Supporto successivo a 0,2860.
Solo il superamento di 0,36 potrebbe anticipare un nuovo test della resistenza a 0,3820, oltre la quale i prezzi potrebbero tentare di risalire verso i massimi di giugno 2022 a 0,4094 euro.
OVS si rianima dopo la presentazione dei dati
Ultime sedute della precedente ottava piuttosto movimentate per OVS, che venerdì ha messo a segno un corposo rialzo dopo che nella giornata precedente i prezzi erano arretrati vistosamente. Equita ha confermato la raccomandazione hold sul titolo, ma con target incrementato da 3,00 a 3,20 euro in scia ai risultati dell'esercizio 2022-2023 chiuso il 31 gennaio scorso.
I ricavi hanno raggiunto i 1.513 milioni di euro, in crescita dell'11,3% a/a; l'EBITDA rettificato i 180,2 milioni, 22,4% a/a; utile netto rettificato a 78,4 milioni, +75,2% a/a; posizione finanziaria netta rettificata pari a 162,0 milioni, con un leverage ratio (pfn rettificata/EBITDA rettificato) ridotto a 0,90x da 1,29x.
E' stato inoltre proposto un dividendo di 0,06 euro per azione, in crescita del 50% rispetto a quello del 2022, pari a 0,04 euro. Da febbraio a oggi i ricavi sono in crescita di oltre il 10%.
Momento decisivo sul grafico di OVS
Il grafico del titolo evidenzia il tentativo di attacco dei corsi alle resistenze posizionate tra 2,67 e 2,75 euro. Attorno al primo di questi due livelli sono posizionati i massimi di febbraio e marzo, dai quali si era sviluppato il doppio massimo che aveva momentaneamente frenato la corsa del titolo partita dai bottom della scorsa estate in area 1,38.
A 2,75 circa, invece, ci sono altri due massimi rilevanti, di più antica data, vale a dire gennaio e febbraio dello scorso anno, di fatto gli ultimi baluardi che sulla carta potrebbero opporsi alla realizzazione di un nuovo impulso rialzista che spinga il titolo fino sui top di fine 2021 a 3,13 euro.
L'osservazione del grafico settimanale fornisce uno spunto ulteriore in favore dello scenario rialzista: i prezzi hanno infatti chiuso sui livelli più alti proprio da dicembre 2021, circostanza che sembra aver predisposto il terreno per un ulteriore segmento di crescita.
Conferme oltre 2,80 ribadirebbero la tesi del rialzo, per un movimento che potrebbe poi spingersi anche oltre i citati 3,13 euro.
Il ritorno sotto 2,45, invece indebolirebbe tale scenario, riproponendo il test a 2,30 euro, area di supporto critica la cui violazione anticiperebbe cali di più ampia gittata.