Ftse Mib: 3 dividendi favolosi in arrivo a maggio

di FTA Online News pubblicato:
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A maggio ci sarà l’appuntamento più importante con i dividendi a Piazza Affari. Occhio a 3 titoli con rendimenti da capogiro.

Ftse Mib: 3 dividendi favolosi in arrivo a maggio

La stagione dei dividendi per il 2022 a Piazza Affari ha preso ufficialmente il via la scorsa settimana.

Partita la stagione dei dividendi a Piazza Affari

Al rientro dal lungo ponte legato alle festività pasquali, martedì 19 aprile sono stati in totale 12 i titoli che hanno staccato la cedola, in pagamento due giorni dopo, il 21 aprile.

Nel dettaglio hanno remunerato i loro azionisti 8 blue chips, 3 mid cap e un'azione quotata all'Euronext Growth Milan.

Nelle prossime settimane è previsto praticamente oggi lunedì lo stacco del dividendo da parte di alcuni titoli, ma l'appuntamento più rilevante è quello in agenda il 23 maggio, quando ci sarà lo stacco più corposo a Piazza Affari.

Dividendi Ftse Mib: metà blue chips staccano il 23 maggio

Tra circa un mese, infatti, quasi metà titoli del Ftse Mib staccheranno la cedola e saranno precisamente 19 blue chips, cui si aggiungeranno altre 23 azioni, comprendenti sia mid cap che small cap.

Focalizzando l'attenzione sui protagonisti del Ftse Mib, segnaliamo in particolare 3 blue chips che il 23 maggio staccheranno il dividendo: Intesa Sanpaolo, Azimut e Generali.   

Si tratta di tre protagonisti del settore finanziario che si distingueranno per l'entità della cedola che si apprestano a pagare, tra le più alte non solo del Ftse Mib, ma di tutta Piazza Affari.

Intesa Sanpaolo

Tra i big del settore bancario, Unicredit ha già pagato il dividendo la scorsa settimana, mentre Intesa Sanpaolo sarà chiamata allo stacco cedola il 23 maggio, con pagamento il 25 maggio.

Al pari di quanto accaduto già nel 2021, anche quest'anno la banca guidata da Carlo Messina sarà quella più remunerativa tra le italiane, conquistando una posizione di tutto rispetto anche nella classifica a livello europeo.

A valere sull'esercizio 2021, il Cda di Intesa Sanpaolo ha deciso di distribuire un dividendo di 0,151 euro che, rapportato ai valori del close del 22 aprile, si traduce in un rendimento molto appetibile del 7,61%.

Da notare che questo dividend yield è cresciuto nelle ultime settimane in conseguenza del calo accusato da Intesa Sanpaolo dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.

La banca ha già pagato a novembre scorso 0,0721 euro per azione a titolo di acconto, quindi il 23 maggio sarà in arrivo il saldo della cedola nella misura di 0,0789 euro. 

Considerando solo questa seconda tranche del dividendo, in relazione alla chiusura del 22 aprile, il rendimento si attesta al 3,98%.

La cedola 2022 evidenzia un aumento dell'11,6% rispetto a quella pagata nel 2021 pari a 0,1353 euro.

Da precisare che il dividendo dello scorso si componeva di due parti: una ordinaria pari a 0,0357 euro e una riserva straordinaria di 0,0996 euro per azione, relativa all'esercizio 2019. 

Azimut

Un altro protagonista del settore finanziario che si appresta a remunerare molto generosamente i suoi azionisti è Azimut.

Il titolo il prossimo 23 maggio staccherà una cedola pari a 1,3 euro che, rapportata ai valori del close del 22 aprile, si traduce in un rendimento molto succoso del 6,46%.

Il dividendo di Azimut è in aumento del 30% rispetto a quello pagato nel 2021, pari a 1 euro, analogo a quello staccato nel 2020, quando il gruppo aveva potuto remunerare i suoi azionisti in piena pandemia, sfuggendo al ban della BCE, non essendo una banca.

Da notare che la cedola in arrivo tra meno di un mese è la più alta nella storia di Azimut che si era avvicinato a questo livello nel 2019, quando aveva pagato un dividendo di 1,2 euro.

Ricordiamo che a novembre 2021, in occasione della presentazione dei conti del terzo trimestre e dei primi nove mesi dell'anno, Azimut ha definito la nuova politica del dividendo.

Nel periodo 2021-2024 il gruppo pagherà ai suoi azionisti una cedola sulla base di un payout tra il 50% e il 70% dell'utile netto, a seconda di eventuali operazioni di M&A.   

Generali

Molto interessante anche il dividendo di Generali che, pur offrendo un rendimento più contenuto di quello di Intesa Sanpaolo e di Azimut, merita ugualmente di essere menzionato, attestandosi su un livello comunque elevato.

Generali il 23 maggio staccherà una cedola di 1,07 euro che in relazione ai valori di chiusura del 22 aprile, offre un rendimento del 5,81%.

Diversamente da quanto indicato prima per Intesa Sanpaolo e Azimut, nel caso di Generali la remunerazione degli azionisti nel 2022 è in calo rispetto a quella ricevuta lo scorso anno.

Nel dettaglio, la flessione è di circa il 27% rispetto alla cedola di 1,47 euro pagata nel 2020 in due tranche, una a maggio e l'altra a ottobre.

Generali ha infatti distribuito 1,01 euro a valere sull'esercizio 2020, mentre gli altri 0,46 euro riguardavano la parte del dividendo 2019 non pagata per via delle restrizioni imposte dalle autorità in seguito allo scoppio della pandemia a inizio 2020.   

Considerando solo il dividendo di 1,01 euro pagato lo scorso anno a valere sui conti del 2020, anche nel caso di Generali nel 2022 si registra una crescita, precisamente nell'ordine del 5,74%.

Al pari di quanto evidenziato prima per Azimut, la cedola che sarà corrisposta agli azionisti quest'anno da Generali, sarà la più alta nella storia del gruppo.