Borsa Oggi, all'attenzione Diasorin, Leonardo, De' Longhi

di FTA Online News pubblicato:
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Diasorin, trimestrale e buyback incoraggiano il titolo. Leonardo ripiega dopo i guadagni di venerdì seguiti al deal sull'ex-Wass. De' Longhi in forma dopo i dati del trimestre

Borsa Oggi, all'attenzione Diasorin, Leonardo, De' Longhi

Diasorin, nel trimestre utile netto da 59 milioni

Diasorin estende il rally di venerdì e tocca i massimi da quasi un anno. In avvio di seduta l'azione guadagna il 4,37% e si porta a 102,85 euro dopo aver chiuso l'ultima seduta della scorsa settimana con un +5,59% in scia ai risultati del primo trimestre 2024 incoraggianti, con ricavi e margini stabili ma migliori delle attese. Il fatturato si è attestato a 289 milioni, in rialzo del 7% parità di perimetro ed escludendo il business COVID, riflettendo l’ottima performance del business di immunodiagnostica. Utile netto a 59 milioni con margine sulle vendite al 20% in linea con quanto registrato nel 1° trimestre 2023.

Il gruppo riprende oggi il programma di acquisto di azioni proprie già comunicato al mercato in data 9 maggio 2023 al fine di adempiere agli obblighi derivanti dal programma di incentivazione azionaria rivolto a dirigenti chiave.

L'analisi del grafico di Diasorin mette in evidenza il testa e spalle rovesciato formatosi tra marzo e aprile e completato venerdì. Il titolo ha ora la possibilità di attaccare i riferimenti posizionati tra 107 e 108 euro circa dove troviamo resistenze ed ex supporti.

Una stabilizzazione sopra questi ostacoli determinerebbe un significativo miglioramento del quadro grafico di medio periodo prospettando estensioni verso 115 e 123 per poi puntare al picco di aprile 2022 a 150,30. In caso di discese sotto 97,50 le quotazioni potrebbero scendere a testare il recente minimo a 91,30, supporto decisivo per scongiurare il rischio di approfondimenti verso area 84.

Leonardo, all'attenzione il nuovo deal sull'ex-Wass

Leonardo ha chiuso l'ultima settimana con il segno positivo, facendo registrare venerdì una crescita del 3% circa. L'avvio di ottava è invece più debole con un calo del 3,47% a 21,97 euro durante i prim scambi.

Il rialzo di venerdì è arrivato dopo l'accordo per la vendita a Fincantieri degli asset ex-WASS, ovvero il business UAS (Underwater Armaments & Systems, sonar e siluri) per massimi 415 milioni di euro, su base enterprise value di cui 300 fissi e il resto variabili "al ricorrere di determinati obiettivi di performance per l’anno 2024". L'operazione dovrebbe concludersi a inizio 2025. Storica società dei siluri, la ex Wass confluita in Leonardo porta in dotazione anche il 50% di GEIE EuroTorp costituita con Naval Group e Thales, con sedi a Livorno e Pozzuoli, e dedicata alla commercializzazione del siluro leggero M90.

Dopo il rialzo di venerdì, tuttavia, il titolo ha aperto la nuova settimana in pesante calo, lasciando sul terreno tutto il guadagno della precedente seduta. Il quadro grafico resta piuttosto incerto, caratterizzato dal movimento laterale dell'ultimo mese circa, compreso tra 21,00 e 23,00 euro, successivo al bel recupero visto da inizio anno.

La fuoriuscita dei corsi dal citato range fornirebbe indicazioni direzionali di breve per i corsi, proiettando obiettivi in area 19,00 in caso di cedimento del supporto a 21,00 euro e verso nuovi massimi annuali ipotizzabili a 25,00 euro circa nel caso di breakout rialzista oltre quota 23,00.

De' Longhi, spunti dopo la trimestrale

Rialzo deciso per De' Longhi venerdì. Il titolo ha guadagnato il 2,01% a 33,46 euro dopo avere oscillato tra 32,68 e 34,42 euro. Durante i primi scambi di oggi il titolo segna un ribasso dell'1,08% a 33,1 euro.

De' Longhi ha confermato le proprie prospettive per l'anno in corso, dopo aver registrato risultati positivi nel primo trimestre. I ricavi sono aumentati del 9,4% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo i 659 milioni di euro. L'utile netto del gruppo è stato di circa 51 milioni di euro, con un incremento del 32,5% rispetto all'anno precedente. L'Ebitda adjusted, che è un importante indicatore di performance finanziaria, è stato di 94 milioni di euro, rappresentando il 14,2% dei ricavi, in aumento rispetto al 12,3% registrato nel primo trimestre del 2023. Questi risultati trimestrali hanno rafforzato le aspettative della società per l'intero anno.

L'amministratore delegato, Fabio de' Longhi, ha dichiarato che ci si aspetta un Ebitda adjusted compreso tra i 500 e i 530 milioni di euro, con ricavi in crescita prevista tra il 9% e l'11% per l'intero 2024.

I massimi della seduta di venerdì hanno toccato quelli del 13 marzo (a 34,24), una resistenza che il titolo per il momento non è stato in grado di forzare.
Solo un deciso superamento di area 34,50 confermerebbe l'intonazione positiva prospettando rialzi almeno fino a 38,72 euro, lato alto del gap ribassista del 14 settembre 2021. Resistenza successiva a 40,28, area di massimi a settembre 2021.

La mancata rottura di area 34,50 e la violazione di 32,50 potrebbero anticipare al contrario ribassi verso i minimi di aprile a 29 euro circa. Eventuali discese anche al di sotto di quei livelli potrebbero anticipare movimenti verso 25,22, massimo del 4 settembre scorso.