De’ Longhi in rialzo dopo il piano 2024-2026
pubblicato:Il tribunale di Madrid accoglie il ricorso della Super League e Juventus guadagna in Borsa. Dovalue, sarebbero in arrivo nuove linee di credito per l'acquisizione di Gardant: acquisti sul titolo.
De’ Longhi, il piano al 2026 prevede una crescita del fatturato del 7-9% l'anno
Bel rialzo per De’ Longhi che ieri ha presentato il piano 2024-2026. Il gruppo ambisce ad una crescita del fatturato con un tasso medio annuo, a cambi costanti, tra il 7% e il 9%, comprensivo del consolidamento de La Marzocco dal 1 marzo 2024 (crescita nell’intorno del 5% a perimetro costante).
Si punta inoltre ad un aumento del margine adjusted Ebitda tra i 130 e i 230 punti base entro il 2026, rispetto al 14,4% realizzato nel 2023 e ad una generazione di cassa, prima dei dividendi e di eventuali operazioni straordinarie, tra i 280 e i 320 milioni di euro l'anno, dopo investimenti industriali (CAPEX) annui di circa 150 milioni. Il titolo ha reagito nelle ultime sedute dopo essere sceso in prossimità della media mobile esponenziale a 100 sedute, importante sostegno ora a 30,30 circa.
I prezzi sembrano essersi riorganizzati per portare un nuovo attaccato a quota 34,24, top di marzo, dopo che il precedente tentativo dello scorso 10 maggio era stato nettamente respinto.
Oltre tale livello (meglio se confermato in chiusura di settimana) si creerebbero i presupposti per il ritorno sui picchi allineati del 2021 in area 40,30, dunque un margine di crescita superiore ai 15 punti percentuali che il titolo potrebbe cercare di coprire nei mesi a venire.
A sostenere la crescita, come detto, troviamo innanzi tutto la media esponenziale in area 30,30, la cui violazione farebbe scattare un campanello di allarme da non sottovalutare, preludio al test dei 29,00 euro, base del potenziale doppio massimo in formazione a 34,25 circa. Target di tale configurazione, in caso di breakout di area 29,00, a 25,80 e 23,80 euro.
Juventus, il tribunale di Madrid accoglie il ricorso della Super League contro lo stop
Buona performance ieri per Juventus FC in scia alla decisione della giudice spagnola Sofia Gil Garcia del tribunale di Madrid di accogliere il ricorso presentato dalla Super League contro lo stop imposto da FIFA e UEFA con l'ipotesi di abuso di posizione dominante da parte di queste ultime. Ricordiamo che la società bianconera era stata tra le promotrici del progetto Super League. L'analisi del grafico di Juventus FC mette in evidenza il trend ribassista in essere dal 2018 culminato, almeno per il momento, con il minimo dall'estate 2016 a 1,6736 euro del 19 aprile scorso. Il titolo è ora impegnato in un tentativo di rimonta, tentativo che acquisirebbe consistenza in caso di superamento confermato in chiusura di seduta del recente massimo a 1,9960. Le quotazioni potrebbero a quel punto ambire ad estensioni verso 2,30, dove transita attualmente la linea ribassista tracciata dai massimi di agosto-settembre 2023, e 2,55, massimo dell'11 marzo. Discese sotto il minimo a 1,83 toccato alla fine della scorsa settimana preannuncerebbe un test di 1,6736 con rischio di riattivazione del movimento discendente verso 1,35-1,40 almeno.
doValue, rumors favorevoli a una prossima a un'accelerazione sul dossier Gardant
Balzo in avanti ieri per doValue. Il titolo ha guadagnato l'8,96% a 2,068 euro dopo che i prezzi hanno oscillato tra 1,94 e 2,086 euro. Le azioni di doValue si sono mosse al rialzo grazie alle indiscrezioni secondo cui la società sarebbe vicina a ottenere linee di credito per 450 milioni di euro per finalizzare l'accordo con Gardant e rimborsare il bond in scadenza ad agosto 2025 di circa 264 milioni di euro.
Secondo gli analisti di Equita Sim, questi rumor supportano uno scenario positivo per la conclusione dell'accordo, coerente con le dichiarazioni fiduciose del management di doValue durante la call del primo trimestre 2024. Si attendono ulteriori aggiornamenti entro fine maggio, inclusi i termini dell'accordo con Elliott e l'ammontare dell'aumento di capitale (massimo 200 milioni di euro) per sostenere l'operazione. Gli analisti confermano il rating hold e il target price di 2,8 euro.
Mediobanca Research ha confermato il rating neutral su doValue a seguito delle indiscrezioni secondo cui la società sarebbe vicina a ottenere linee di credito per 450 milioni di euro. Il management di doValue ha affermato che l'acquisizione di Gardant dovrebbe essere finalizzata e presentata al mercato entro maggio, confermando i termini comunicati durante il Capital Markets Day.
Nonostante il rialzo di martedì il titolo non ha superato resistenze rilevanti: solo la rottura dei massimi di aprile a 2,30 euro interromperebbe la fase laterale disegnata nelle ultime settimane prospettando l'avvio di una correzione del prolungato ribasso subito dai massimi di agosto 2023.
In area 2,30 transita anche la media mobile esponenziale a 100 giorni, una resistenza rilevante anche in ottica di medio periodo. Sopra 2,30 prima resistenza a 2,66, poi a 3,10 euro. Sotto i 2 euro probabile il ritorno sui minimi di marzo a 1,79 euro.