Ddl lavoro, via i limiti su dimissioni e conciliazioni, ecco le novità
pubblicato:Dalle dimissioni alle conciliazioni, passando per Cig e smart working, ecco tutte le novità in arrivo con il Ddl lavoro.
Recentemente approvato dalla Camera, il nuovo disegno di Legge sul lavoro, noto anche come Ddl lavoro, introduce una serie di modifiche interessanti per i lavoratori italiani. In particolare, verranno semplificate le regole relative a dimissioni e conciliazioni sindacali, ma non solo.
L’obiettivo dell’esecutivo è quello di facilitare la gestione dei rapporti di lavoro in Italia, con un'attenzione particolare al settore stagionale, introducendo anche modifiche interessanti in caso di lavoratori in Cig.
Tuttavia, le novità che non sono tra l’altro ancora operative, stanno già incontrando lo sfavore dei sindacati.
Ddl lavoro, via i limiti su dimissioni e conciliazioni, ecco le novità
Una delle novità che verranno introdotte dal Ddl lavoro riguarda le dimissioni. In caso di assenza ingiustificata da parte del lavoratore, che si protragga per un periodo superiore a quello previsto dal CCNL o, in mancanza di limite previsto in Contratto, per un periodo superiore ai 15 giorni, il contratto di lavoro verrà sciolto per volontà del lavoratore.
Quest’ultimo perderà il diritto a percepire la NASpI, in quanto questa situazione equivale a quella delle dimissioni.
Ovviamente, il datore di lavoro dovrà comunicare la situazione all’Ispettorato del lavoro perché il contratto si consideri ufficialmente sciolto.
Novità previste anche in merito alle conciliazioni: si potrà adesso accedere mediante collegamento audio e video, in modalità telematica, per risolvere eventuali controversi che abbiano a che fare con il lavoro.
Ddl lavoro: novità per stagionali, Cig e smart working
Oltre alle novità su dimissioni e conciliazioni, il Ddl lavoro introdurrà anche diversi aggiornamenti.
Innanzitutto, in merito al lavoro stagionale: oltre alle attività definite dal Decreto del Presidente della Repubblica datato 1963, il nuovo provvedimento include tutte le attività legate a esigenze tecnico-produttive che si intensificano in determinati periodi dell’anno.
Un’altra novità riguarda la possibilità di lavorare durante la cassa integrazione. I lavoratori che svolgono attività subordinata o autonoma durante il periodo di Cig, però, non riceveranno il trattamento economico per le giornate lavorative svolte.
Inoltre, sarà obbligatorio informare preventivamente l’INPS, pena la perdita del diritto al trattamento.
Col Ddl lavoro, poi, il periodo di prova per i contratti a termine viene regolamentato in modo più chiaro. La durata è stabilita in un giorno di effettiva prestazione ogni 15 giorni di calendario, con un minimo di due giorni e un massimo di 30, a seconda della durata del contratto.
Infine, verranno introdotte nuove regole per lo smart working: i datori di lavoro dovranno ora comunicare telematicamente al Ministero del Lavoro l'inizio e la fine del periodo di lavoro agile entro cinque giorni.
La risposta dei sindacati
Le novità introdotte dal Ddl lavoro, tuttavia, non hanno incontrato il parere favorevole da parte di tutti.
Oltre alle opposizioni, anche i sindacati hanno già espresso il loro disappunti. Cgil e Uil, in particolare, sono in disaccordo con le modifiche, in quanto a loro parere non faranno altro che aumentare la precarietà del lavoro.