Busta paga, aumento nel 2023 grazie ad un Bonus di 3.500 euro: a chi spetta e come averlo

di Chiara Turano pubblicato:
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Busta paga più ricca dal prossimo anno. Un aumento è possibile nel 2023: senza far salire il debito pubblico, alcuni lavoratori potranno usufruire di un Bonus di 3.500 euro. Ecco come averlo e a chi spetta.

Busta paga dei lavoratori italiani contesa nei programmi di tutti i partiti politici.

L’aumento a partire dal 2023 è stato inserito nell’agenda di tutte le forze politiche in corsa al Governo. D’altra parte si tratta di una necessità imprescindibile se si prende in considerazione la perdita del potere d’acquisto degli stipendi generata dall’inflazione, ma non solo.

Anche la crisi energetica imputabile alla guerra Russia Ucraina non ha fatto altro che incentivare una discesa economica già iniziata molto tempo addietro.

I presupposti per avere un aumento in Busta paga di circa 3.500 euro però ci sono tutti. L’unico neo è come agire sugli stipendi evitando un incremento del debito pubblico.

Il presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, Alberto Brambilla, ha bocciato solennemente gli aumenti in Busta paga decantati dai partiti politici per schierarsi dalla parte dell’ex Esecutivo: un aumento a partire dal 2023 è possibile solo se si batte la strada già tracciata dal governo Draghi.

Stiamo parlando di soluzioni ben ponderate che seguite alla lettera potrebbero far confluire nella Busta paga dei lavoratori un Bonus di 3.500 euro già con la nuova Manovra di Bilancio 2023.

Un aumento che farebbe tirare senza dubbio un sospiro di sollievo ai lavoratori i quali potrebbero godere di ben 3.500 euro in più all’anno, ma molto impegnativo per le imprese.

Busta paga, aumento nel 2023 grazie ad un Bonus di 3.500 euro: a chi spetta e come averlo

Stando a quanto affermato da Brambilla, disporre dal 2023 un aumento in Busta paga a favore dei lavoratori italiani è possibile solo se si eseguono specifici ritocchi che complessivamente porterebbero ad avere un Bonus di 3.500 euro in più all’anno.

Lo stesso ha manifestato entusiasmo nella decisione presa dal Governo Draghi di innalzare la soglia del Bonus bollette, vale a dire delle somme corrisposte dal datore di lavoro ai dipendenti come rimborsi per il pagamento delle utenze di luce, acqua e gas, completamente esentate esentato dal pagamento di imposte e contributi sociali.

Stiamo parlando di 600 euro di Bonus interamente deducibili e che fornirebbero alle aziende la giusta spinta verso la loro concessione in quanto non assoggettati ad alcuni tipo si contribuzione. Il tutto senza generare alcun costo per lo Stato.

Addirittura, lo si potrebbe innalzare fino alla soglia dei 2.000 euro netti all’anno. Un aumento in Busta che farebbe lievitare la stessa fino a 2.600 euro. Mancano però 900 euro per raggiungere il Bonus da 3.500 euro fruibile dal 2023.

Ma dove si potrebbero attingere queste somme in più?

Due sono le mosse da mettere in atto in questo senso: spingere il Bonus trasporti da 60 a 600 euro e aumentare il Bonus pasto elettronico a 8 euro, rispetto ai 6,5 euro attuali, e quello cartaceo a 12 euro.

Solo grazie a questi piccoli interventi, secondo il presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, Alberto Brambilla, dal 2023 i lavoratori potrebbero beneficiare di un Bonus di 3.500 euro annuo in Busta paga.

Bonus 3.500 euro in Busta paga, quanto conviene alle imprese

Mentre l’eventualità di poter usufruire di un Bonus di 3.500 euro a partire dal 2023 fa tirare un sospiro di sollievo ai lavoratori, le imprese non vedono di buon occhio l’ipotesi suddetta.

Il motivo è abbastanza semplice: in questo modo sarebbero costrette a pagare di più poiché non tutte le voci per il maggior aumento in Busta paga sono deducibili totalmente.

Brambilla trascura però un importante aspetto: la crisi economica attuale ha finito per investire anche le imprese, ora come ora, restie a sostenere un maggiore esborso di denaro.