Bonus casa: cessione del credito con nuove regole! Eccole tutte
pubblicato:La cessione dei crediti d'imposta riguardanti i bonus casa, è stata oggetto di molti cambiamenti normativi negli ultimi tempi. Scopriamo nell'articolo quali sono le ultime novità.
La cessione dei crediti d'imposta è stato un argomento scottante per molti mesi e, soprattutto, un argomento sottoposto a cambiamenti legislativi multipli, repentini e, a volte, anche impulsivi.
La cessione del credito d'imposta è uno dei metodi che il beneficiario di un bonus edilizio statale, può scegliere per utilizzare l'incentivo economico a cui ha diritto (gli altri due sono: sconto in fattura o detrazione fiscale).
Con i primi decreti emanati dal Governo Conte, le cessioni del credito d'imposta potevano essere multiple e a catena, senza alcun limite da rispettare.
Le cessioni dei crediti d'imposta sui bonus casa vengono limitati a causa delle frodi
Fino a quando, a causa dell'elevatissimo numero di frodi allo Stato, per circa 4,4 miliardi di euro, effettuate proprio attraverso il metodo della cessione dei crediti d'imposta, il decreto sostegni ter decise di porre un limite molto, molto stringente: da quel momento i crediti d'imposta derivanti dai bonus casa, sarebbero potuti essere ceduti una sola volta.
Questo limite esageratamente stringente ha portato, però, ad un blocco del settore edilizio, appena ripresosi dalla crisi dovuta alla pandemia, e confusione per tutti coloro che avevano già iniziato i lavori e si ritrovavano con i cantieri aperti, senza però poter usufruire dell'agevolazione.
Ci si è ritrovati, dunque, all'improvviso, con cantieri e lavori bloccati, contratti già firmati ma non applicabili. Insomma una situazione incresciosa per tutti: per i beneficiari del bonus e per il settore edilizio che si è ripreso, dopo la pandemia, solo grazie a questi bonus che avrebbero permesso al contribuente di monetizzare subito gli aiuti e poter svolgere dei lavori di edilizia e ristrutturazione pur non avendo liquidità disponibile.
Il decreto anti-frodi ha introdotto di nuovo la cessione multipla dei crediti d'imposta sui bonus casa, ma con alcuni limiti
Dopo varie pressioni effettuate dalle parti sociali e soprattutto dalle Associazioni edilizie, il Governo Draghi, nel decreto anti-frodi 13/2022, ha di nuovo inserito la possibilità delle cessioni multiple, ma nel rispetto di alcuni limiti ben precisi, eccoli elencati:
il credito non potrà essere ceduto più di tre volte;
la prima cessione deve avvenire da parte del beneficiario del bonus casa e la cessione dovrà essere totale e non parziale;
successivamente il credito può essere ceduto altre due volte, ma solo ad enti finanziari ed economici iscritti all'albo della Banca d'Italia;
se il beneficiario del bonus come prima opzione, sceglie lo sconto in fattura, il credito potrà essere ceduto per altre due volte;
ogni credito d'imposta ceduto avrà un codice univoco facente capo a beneficiario del bonus casa, in modo da poter tracciare i vari passaggi.
Anche Poste Italiane ha ripreso da qualche giorno ad accettare le cessioni del credito sui bonus casa
Da qualche giorno anche Poste Italiane ha riattivato la piattaforma per le cessioni multiple del credito e ha anche aggiornato la sua piattaforma.
Poste spiega ai propri utenti che la sospensione del servizio di cessione del credito sul portale ufficiale di Poste, è stata necessaria affinché Poste si adeguasse alle novità legislative (poi cambiate di nuovo, con il decreto anti-frodi).
L'Ente però ha delineato alcuni ulteriori limiti per evitare frodi e truffe: innanzitutto acquisterà crediti d'imposta solo da quei soggetti che abbiano sostenuto in maniera diretta le spese e cioè solo da chi ha pagato i lavori o da chi ha effettuato i lavori.
Non saranno accettati crediti d'imposta derivanti per esempio da uno sconto in fattura. Altra novità riguarda l’importo massimo che Poste Italiane accetterà come cessione di credito d'imposta. L'importo massimo cedibile a Poste sarà di 150 mila euro.
Questo è l'elenco dei bonus casa con crediti d'imposta cedibili a Poste Italiane: Superbonus 110%; Ecobonus ordinario; Sismabonus ordinario; bonus ristrutturazione; Bonus facciate; Installazione colonnine per ricarica veicoli elettrici.
Quali sono i documenti richiesti da Poste Italiane per poter usufruire della cessione del credito per i bonus casa?
Sul portale di Poste Italiane i documenti da caricare per poter cedere il credito d'imposta sono diversi e sono i seguenti:
copia dell’asseverazione tecnica;
copia della dichiarazione in cui si comunica all’Agenzia delle Entrate che si sta scegliendo la cessione del credito d'imposta;
copia della dichiarazione dell'Agenzia delle Entrate in cui si afferma di aver ricevuto la comunicazione conforme alla normativa;
copia dei bonifici con cui si sono pagate le spese (compresa di causale);
il codice fiscale del soggetto che riceve il bonus;
codice fiscale e partita Iva dell'azienda edilizia;
copia di un documento attestante il diritto di proprietà o di godimento sull'edificio sottoposto a lavori (visura catastale oppure contratto di locazione);
ultima dichiarazione dei redditi del beneficiario del bonus.
La liquidazione del credito d'imposta avverrà in circa due mesi e mezzo; questa tempistica però andrà a sommarsi alla tempistica necessaria all'Agenzia delle Entrate per fare i controlli preventivi necessari sulla cessione del credito d'imposta.