Borsa Oggi, due titoli da tenere d'occhio
pubblicato:Snam continua a ottimizzare il debito. STMicroelectronics, reazione in avvio di ottava, ma ancora marginale
Snam, prosegue la strategia di ottimizzazione del debito
Snam poco mossa in avvio nonostante la decisione di JP Morgan di incrementare il target del titolo a 4,80 euro. Il gruppo ha comunicato di aver emesso un bond a tasso variabile da 750 milioni di euro di durata due anni con cedola pari a Euribor 3 mesi più 0,40%. L’operazione si inserisce nell’ambito della strategia finanziaria della società volta ad ottimizzare il costo del debito, previsto in media al 2,6% in arco di Piano.
Segnaliamo anche che ieri i "progetti SoutH2Corridor e Callisto Mediterranean CO2 Network, in cui Snam è coinvolta come partner, sono stati confermati dalla Commissione europea nella sesta lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI) dell’Ue".
L'analisi del grafico di Snam mette in evidenza il segnale grafico ribassista inviato venerdì con la violazione della neckline del testa e spalle rovesciato in formazione da fine ottobre, circostanza che ha completato la figura.
Le quotazioni sono ora esposte al rischio di approfondimenti verso 3,9560 euro minimo dell'ottobre 2022 e supporto determinante in ottica di medio-lungo periodo: in caso di violazione probabile un test dei 3,1810 del marzo 2020.
Le possibilità di recupero sono legate alla capacità del titolo di riportarsi prontamente e in modo stabile sopra area 4,27 (neckline del T&S e minimo allineati di ottobre 2023 e febbraio 2024). In tal caso i prezzi avrebbero un chance di attacco al recente massimo a 4,4560 con obiettivo successivo sui 4,5560 toccati a metà del mese scorso: si tratta di un riferimento determinante per trasformare da negativo a positivo lo scenario grafico di breve termine e per puntare al picco di inizio anno a 4,9080.
STMicroelectronics, reazione in avvio di ottava, ma ancora marginale
STMicroelectronics ha aperto la settimana con un rialzo superiore al punto percentuale, cercando di reagire dai minimi degli ultimi 4 mesi. Da segnalare che venerdì Elon Musk aveva smentito l'indiscrezione di Reuters secondo cui Tesla avrebbe annullato il piano di produzione di un'auto a basso costo. Tesla è tra i 10 principali clienti di STM.
La reazione vista ieri è comunque marginale, almeno per il momento, rispetto al ribasso che il titolo ha fatto registrare nelle ultime settimane, quando è passato dai 44,57 euro di metà marzo fino ai 38,52 euro della chiusura di venerdì.
Il supporto a 38,50 euro, bottom di gennaio, ha per ora scongiurato guai peggiori, ma lo scenario resta comunque incerto e piuttosto debole ed ancora esposto al rischio di ulteriori cali che sotto 38,50 potrebbero ricondurre i corsi sui minimi dello scorso autunno in area 35,00.
Segnali di ripresa più evidenti solo in caso di superamento di 41,00 euro, circostanza che riproporrebbe il test a 42,50 e successivamente quello della linea di tendenza che scende dai top dello scorso anno, attualmente a 44,30 circa.
Il titolo resta comunque invischiato all'interno del range di oscillazione che si protrae da oltre un anno con baricentro attorno a 42,20, denotando per il momento scarsa attitudine a riprendere direzionalità verso l'alto o al ribasso. Necessaria, nel medio lungo periodo, la fuoriuscita dei corsi dal range 35,00-47,00 euro per avere nuove indicazioni in tal senso.