Asia-Pacific è in recupero e il Nikkei 225 guadagna l'1,89%

di FTA Online News pubblicato:
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Dopo una seduta di deciso recupero per Wall Street (migliore dei tre principali indici newyorkesi il Nasdaq Composite, apprezzatosi del 2,77% martedì), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza in positivo è stata complessivamente confermata. Dopo l'ennesimo sell-off innescato dalle sue parole Donald Trump ha cercato di smorzare i toni negando di avere la volontà di cacciare Jerome Powell. "No, non ho intenzione di licenziarlo", ha dichiarato alla stampa. "Mi piacerebbe vederlo un po' più attivo per quanto riguarda la sua idea di tagliare i tassi d'interesse. Questo è un momento perfetto per abbassarli", ha aggiunto il presidente Usa, dopo che nei giorni precedenti era tornato ad attaccare duramente il chairman della Federal Reserve (Fed), in quelle che erano state finora le più esplicite minacce di licenziamento per Powell. Cresce l'ottimismo per gli investitori anche su aspettative che la partecipazione di Trump ai funerali di Papa Francesco a Roma possa essere l'occasione per un'accelerazione nei negoziati commerciali, in particolare con la Ue. Il clima ampiamente positivo per la regione si concretizza intanto nel progresso di quasi il 2% dell'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci maggiori monete del mondo, è in recupero di circa lo 0,10% a fronte di un declino di oltre lo 0,20% per lo yen sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 guadagna l'1,89% (fa anche meglio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi del 2,06%). Sul fronte macroeconomico, marginale recupero per l'attività manifatturiera del Giappone, che si conferma comunque per il decimo mese consecutivo sotto la soglia di 50 punti che separa crescita da contrazione. In aprile l'indice Pmi Jibun Bank stilato da S&P Global è infatti salito su base preliminare a 48,5 punti dai 48,4 punti di marzo, contro i 48,7 punti del consensus. Il Pmi dei servizi è invece cresciuto a 52,2 punti dai 50,0 punti precedenti. Il Pmi Composite, che combina l'indice dei servizi con quello del manifatturiero, è migliorato a 51,1 punti dai 48,9 punti di marzo.

Complessivamente in positivo le piazze cinesi. A meno di un'ora dallo stop agli scambi lo Shanghai Composite si muove appena sotto la parità contro rialzi intorno allo 0,20% e allo 0,80% rispettivamente per Shenzhen Csi 300 e Shenzhen Composite. Molto bene Hong Kong: l'Hang Seng è infatti in rialzo di ben oltre il 2% (fa peggio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, che segna comunque una netta crescita di circa l'1,90%). A Sydney è stato dell'1,33% il guadagno dell'S&P/ASX 200 in chiusura della sessione, mentre a Seoul è ampiamente superio all'1% l'apprezzamento del Kospi. L'indice della fiducia dei consumatori della Corea del Sud è salito in aprile su 93,8 punti dai 93,4 punti di marzo (95,2 punti in febbraio), confermandosi comunque per il quinto mese consecutivo sotto la quota di 100 punti che separa la prevalenza di ottimisti da quella di pessimisti.

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