Amplifon, i conti deludono e il mercato la punisce

di Simone Ferradini pubblicato:
5 min

Acea sotto pressione a causa di indiscrezioni di uscita del secondo azionista Suez, che smentisce

Amplifon, i conti deludono e il mercato la punisce

Crolla Amplifon che ieri perso oltre 15 punti percentuali dopo la pubblicazione dei risultati 2024. Oggi il titolo prolunga la discesa toccando i minimi da aprile 2020.

Amplifon, risultati 2024 e guidance 2025 deludono

I ricavi salgono a 2.409,2 milioni di euro, in crescita del 7,0% a cambi costanti e del 6,6% a cambi correnti (poco sopra il consensus fissato a 2.405,7 milioni), l'EBITDA ricorrente a 567,7 milioni, in aumento del 4,8% ma sotto il consensus fissato a 575,7 milioni. L'utile netto ricorrente scende a 151,7 milioni di euro dai 165,8 milioni del 2023. L'utile per azione rettificato scende a 0,869 euro da 0,913 del 2023 e sotto gli 0,90 del consensus. Proposto un dividendo stabile a 0,29 euro per azione.

Per il 2025 il gruppo prevede ricavi consolidati in crescita a un tasso mid to high single-digit (a cambi costanti) con un'accelerazione a partire dal secondo trimestre (quindi il trim1 è atteso sottotono, ndr) e margine EBITDA su base ricorrente di almeno il 24%. Il consensus prevede ricavi in crescita di oltre il 9% a 2.629,6 e margine EBITDA ricorrente al 24,4%.

Amplifon, segnale grafico ribassista in arrivo

Il mercato è rimasto deluso dalla guidance 2025 ed ha reagito in maniera scomposta, dando origine ad una ondata di vendite che ha spinto i prezzi fino a 20,40 euro, minimi da maggio 2020. Tale movimento ha comportato la violazione del supporto orizzontale in area 23,25, riferimento messo sotto pressione a fine novembre, che in quella occasione aveva però retto all'urto agevolando il ritorno del titolo sui 27,00 euro.

Se il breakout venisse confermato oggi in chiusura di ottava, evento altamente probabile, il titolo avrebbe spazio per proseguire la corsa verso gli obiettivi a 18,45 e poi a 14,83 euro, ovvero sul bottom raggiunto nella prima fase della pandemia da covid a marzo 2020. Reazioni dai livelli attuali dovranno spingersi fin sopra 24,60 per allentare le tensioni e cercare di invertire la rotta negativa, sarà comunque soltanto il successivo superamento di quota 27,00 ad offrire l'opportunità per un rimbalzo più duraturo.

Acea negativa su rumor uscita Suez

Acea in netto calo ieri. Il titolo ha ceduto il 3,53% a 16,40 euro dopo avere oscillato tra 15,41 e 16,48 euro. Negli ultimi giorni sono circolati voci secondo cui il gruppo francese Suez, come riportato da Milano Finanza, starebbe valutando la cessione della sua quota del 23,33% in Acea, la seconda partecipazione più importante della società italiana di servizi ambientali. Tuttavia, in una nota ufficiale rilasciata giovedì, Suez ha confermato di non avere intenzione di cedere la propria quota in Acea.

Contesto e Valore della Partecipazione Valore della Quota: Secondo le indiscrezioni, la quota detenuta da Suez in Acea, valutata attualmente intorno a 850 milioni di euro, potrebbe rappresentare un asset di grande rilevanza nel contesto del riassetto azionario di Acea.

Attività in Italia Suez è presente in Italia attraverso il ciclo idrico e la gestione dei rifiuti, e la controllata Suez Italy Spa ha registrato nel 2023 ricavi per 54,4 milioni di euro (+12,6% YoY), sebbene con risultati operativi negativi (EBITDA negativo per 3,5 milioni e perdita netta di 3,7 milioni di euro).

Possibili Implicazioni per Acea

Opportunità per Nuovi Investitori Se la notizia di una futura cessione venisse confermata, la quota in Acea potrebbe attirare l'interesse di investitori strategici o finanziari, che vedrebbero in questo disimpegno una possibilità di acquisire una partecipazione significativa in una multiutility regionale. Tuttavia, la modalità di vendita rimane incerta e potrebbe generare un effetto overhang sul titolo.

Implicazioni di Governance L'eventuale uscita di Suez potrebbe avere un impatto sulle dinamiche di governance di Acea, modificando la composizione del capitale della società e influenzando le decisioni strategiche future. Il destino della partecipazione dipenderà molto dal futuro acquirente e dal contesto negoziale che si creerà.

Progetto Termovalorizzatore di Roma Va considerato anche il ruolo strategico della partecipazione di Suez nella cordata per il termovalorizzatore di Roma, un progetto da 600 mila tonnellate/anno con un potenziale avvio nel 2027 e capex stimato. Tale asset, di natura strategica, potrebbe influire sulle valutazioni complessive e sulle decisioni di ristrutturazione del portafoglio di Suez.

Prospettive Future La decisione di Suez di non cedere la sua quota in Acea, almeno per il momento, indica una volontà di mantenere un ruolo strategico nell'asset italiano, nonostante le pressioni derivanti da una possibile riorganizzazione delle attività internazionali. Gli investitori dovranno monitorare da vicino eventuali sviluppi, in particolare se emergessero segnali di un cambiamento nella strategia del gruppo francese o di nuove dinamiche di mercato che possano influenzare le prospettive di Acea.

In sintesi, sebbene i rumor abbiano acceso le speculazioni su un potenziale disimpegno di Suez, la società conferma al momento la volontà di mantenere la propria partecipazione in Acea. La situazione rimane dinamica e potrebbe aprirsi un importante riassetto azionario per la multiutility romana, con significative implicazioni per la governance e per le opportunità di investimento.

Acea, quadro grafico da seguire con attenzione

Acea ieri, in presenza di volumi di scambio elevati, ha disegnato una candela "hammer", elemento che conferma come le smentite delle due società siano state ritenute credibili dal mercato. I minimi di ieri a 15,41 si appoggiano sul 38,2% di ritracciamento del rialzo dal minimo di settembre 2023. Il rimbalzo visto in chiusura tuttavia per adesso, pur allontanando il rischio di ulteriori cali, è troppo esiguo per cancellare i recenti segnali di debolezza, come ad esempio la violazione della media mobile esponenziale a 200 giorni, passante a 17,10 euro e la discesa al di sotto del minimo di novembre, a 16,53. Oltre questo riferimento possibile il test di area 17,10, solo con il superamento della media il titolo potrebbe tentare il recupero di area 18 euro. Sotto 15,50 il ribasso potrebbe estendere verso 14,50, 50% di ritracciamento del rialzo da settembre 2023.

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