Borsa Oggi, TIM ed El.EN sotto osservazione
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TIM si scalda con la promozione di Bank of America
Deciso rialzo ieri per Telecom Italia. Il titolo sale del 6,75% a 0,2404 euro.
I prezzi sono stati trascinati da Bank of America che ha recentemente rivisto al rialzo il target price di Telecom Italia, portandolo da 0,26 euro a 0,34 euro. Questa revisione riflette una maggiore fiducia nella performance futura della società, con aspettative di crescita e miglioramenti nel business. Bank of America ha anche aumentato il prezzo obiettivo sulle azioni di risparmio di Telecom Italia da 0,26 euro a 0,41 euro.
Gli analisti hanno formulato nuove stime per quella che definiscono "la nuova Telecom Italia", prevedendo una ripresa della crescita sul mercato domestico. Le prospettive per le operazioni in Brasile rimangono interessanti, e il problema del leverage (indebitamento) viene considerato ormai risolto.
L'Antitrust italiana ha avviato una Fase II di indagine sull'acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom, per valutare l'operazione secondo le norme sul controllo delle concentrazioni. Swisscom ha confermato che questa fase approfondita è comune nel settore delle telecomunicazioni e ha ribadito che, secondo la sua analisi, l'acquisizione non danneggerà la competitività. L'azienda continuerà a collaborare con l'autorità italiana per ottenere l'approvazione nei tempi previsti. Il prezzo di acquisto di Vodafone Italia è stato fissato a 8 miliardi di euro. Swisscom ha già ottenuto il finanziamento per l'operazione nel maggio 2024 e ha ricevuto il via libera sia dalla Presidenza del Consiglio italiano per la normativa sul golden power sia dalla Commissione della concorrenza svizzera.
La conclusione della transazione è prevista per il primo trimestre del 2025.
L'approfondimento dell'indagine Antitrust sull'acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom è destinato a portare a rimedi specifici in alcuni settori, dove l'elevata concentrazione di mercato rappresentava una minaccia per TIM.
In particolare, il segmento business è sotto la lente, poiché una maggiore concentrazione potrebbe ridurre la concorrenza, mettendo a rischio la posizione di TIM in questo mercato chiave. L'Autorità Garante della Concorrenza potrebbe quindi imporre condizioni per salvaguardare la concorrenza e garantire un mercato più equilibrato. Il Consiglio di Agcom ha deciso di avviare una nuova analisi coordinata dei mercati della rete fissa per rivedere gli obblighi regolamentari che TIM doveva rispettare quando era proprietaria della rete e operatore integrato di telecomunicazioni.
La Commissaria Elisa Giomi, che ha votato contro l'avvio di questa nuova istruttoria, ha sottolineato l'importanza di evitare ulteriori ritardi. Ha richiesto di dimezzare i tempi del procedimento e limitare le proroghe, per ridurre l'incertezza che ha già creato disparità di trattamento tra gli operatori. Giomi ha criticato la scelta di estendere la regolamentazione attuale senza adattarla alle mutate condizioni di mercato, avvertendo che ciò potrebbe distorcere la concorrenza nel settore delle comunicazioni elettroniche.
Il titolo di Telecom Italia è arrivato a confrontarsi con la resistenza a 0,2419, massimo del 27 agosto (massimo ieri a 0,2430), ma la chiusura di seduta, a 0,2404, si colloca sotto l'ostacolo. Una rottura decisa di area 0,2420 dovrebbe permettere il test a 0,2570 della linea ribassista che parte dal massimo di settembre 2023, resistenza critica di medio periodo. Se i prezzi si lasciassero alle spalle anche area 0,2570 potrebbe realizzarsi un movimento verso area 0,2750/0,2800 euro. Solo discese sotto 0,2335 potrebbero negare lo scenario rialzista prospettando al contrario discese verso area 0,21 euro almeno.
Forti acquisti su El.En dopo la semestrale
El.En ha registrato un rally del 3,85% in borsa, il titolo ha chiuso a 9,71 euro, a seguito della pubblicazione dei risultati semestrali.
Nel dettaglio, la società ha chiuso i primi sei mesi con un utile netto consolidato di 27,3 milioni di euro, in crescita del 5,9% su base annua, nonostante un calo del fatturato del 9% a 312,9 milioni di euro. Anche l'Ebit è sceso del 12% a 34,2 milioni, mentre l'Ebitda ha registrato un decremento del 9,3% a 41,4 milioni. Questi numeri risultano leggermente sotto le aspettative rispetto alla guidance 2024, anche se il risultato operativo si allinea alle previsioni.
Al mercato è piaciuta la buona tenuta dei margini e la forte generazione di cassa. El.En ha deciso di interrompere il progetto di IPO in Cina a causa della debolezza del mercato. I fondi di private equity che avevano investito in Penta Laser Zhejiang hanno infatti esercitato l'opzione di recesso.
Nonostante questa battuta d'arresto, la società rimane fiduciosa per il futuro: pur non prevedendo una ripresa completa del fatturato nel secondo semestre El.En conferma il proprio obiettivo di superare l'Ebit consolidato del 2023 nel 2024, grazie a una composizione dei ricavi più favorevole.
Il titolo ha disegnato una fase laterale a partire dal minimo di maggio compresa tra i 9,20 e i 10,50 euro circa. La mediana di questa fascia si colloca a 9,90 euro, livello toccato nella seduta di ieri ma non superato. Se i prezzi riusciranno a stabilizzarsi oltre i 10 euro diverrà probabile un nuovo test della parte alta della fascia, a 10,50 euro circa. Una eventuale rottura di 10,50 fornirebbe un interessante segnale di forza che potrebbe anticipare la ricopertura del gap del 16 maggio, lato a 11,40 euro. Senza la rottura di area 10 e con la violazione di 9,70 rischio di ritorno sul supporto critico a 9,20. Sotto quei livelli probabili discese fino a 8,50 almeno.