Ecco gli stipendi dei dipendenti della Pubblica Amministrazione!

di FTA Online News pubblicato:
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Gli stipendi dei dipendenti pubblici sono sempre un argomento di interesse per molti motivi: a partire dall’ammontare economico per arrivare ai benefit vari. Ma a quanto prendono esattamente i dipendenti pubblici?

Ecco gli stipendi dei dipendenti della Pubblica Amministrazione!

I dipendenti pubblici in Italia sono visti come dei veri e propri “eletti” e, a parte l’ironia che spesso si fa al riguardo, è effettivamente una questione culturale molto interessante.

Un tratto culturale che va oltre il semplice stipendio di chi lavora nella Pubblica Amministrazione, ma che riguarda proprio la concezione di lavoro e di sicurezza lavorativa. Chi infatti lavora nel pubblico, prima ancora che lo stipendio, ha certezze che vanno oltre l’aspetto economico: benefit importanti come permessi e tutele, garanzia di un posto sicuro (a differenza del privato) e tanto altro che non sempre viene riconosciuto a chi lavora per aziende private.

Al netto di ciò, anche l’aspetto della retribuzione è molto importante e spesso non si distingue la “leggenda” dalla realtà. In poche parole, i dipendenti pubblici guadagnano tanto? Proviamo a rispondere a questa domanda innanzitutto capendo quanto guadagnano nel nostro paese e spingendoci poi ad un’analisi più completa.

Stipendi dipendenti pubblici in Italia: le cifre Istat

L’approccio sicuramente più sensato è innanzitutto numerico, facendo affidamento ai dati Istat che fotografano la situazione attuale in Italia, per poi spingerci solo successivamente ad altre considerazioni.

I dati Istat (consultabili qua) forniscono sia i dati generali relativi alla Pubblica Amministrazione, con una media molto interessante da analizzare, e successivamente anche i singoli ambiti della PA con i relativi stipendi annuali.

La suddivisione è ovviamente per posizione lavorativa ricoperta, distinguendo in quattro categorie principali: quadri/impiegati, dipendenti, dirigenti contrattualizzati e dirigenti non contrattualizzati. Questa stessa classificazione è fatta anche per singoli ambiti, laddove è calzante.

I primi hanno uno stipendio annuale pari a circa 28.600 euro, i secondi intorno ai 31.800 euro. Per quanto riguarda i dirigenti le cifre si alzano molto e viaggiano dai 63.400 euro dei non contrattualizzati ai 73.900 dei contrattualizzati.

Cifre importanti, in particolare queste ultime, che però difficilmente rendono l’idea di quella che è effettivamente la situazione in Italia. La distinzione per ambito di appartenenza (dai ministeri ai magistrati, passando per enti pubblici, servizio sanitario nazionale ed istruzione) sicuramente rende meglio, ma per leggere i singoli dati rimandiamo alla tabella il cui link abbiamo fornito in precedenza.

Vedere i dati assoluti, infatti, può essere certamente utile ma non permette di comprendere a pieno ciò che questi dati rappresentano. I due nodi principali, oggetto del seguente paragrafo, sono infatti i seguenti: quanti sono i dipendenti pubblici in Italia? Guadagnano più o meno dei colleghi europei?

Stipendi dipendenti pubblici in Italia: il confronto con l’Europa

La vera domanda per comprendere se gli stipendi della PA in Italia siano alti o bassi è sicuramente porli in confronto con quelli europei.

Anche in questo caso i dati Istat (ed Eurostat) accorrono in soccorso e permettono di fare due considerazioni molto importanti: gli stipendi medi in Italia sono più bassi della media europea e sicuramente dei paesi europei più “simili” e vicini all’Italia, come la Germania, la Francia e la Spagna.

A cosa si deve questa disparità? Difficile dirlo in maniera semplice, il rischio sarebbe quello di banalizzare un processo che è durato fin dall’inizio della Repubblica. Purtroppo, però, possiamo dire con certezza che non è perché i dipendenti pubblici siano tanti (il che giustificherebbe, almeno in parte, uno stipendio medio leggermente più basso per rendere il sistema sostenibile).

Sempre i dati Istat, infatti, dicono chiaramente che l’Italia è in fondo anche a quella classifica, stando 1,5% punti percentuale sotto la media europea. Parliamo di circa il 13,5% di dipendenti pubblici (rispetto al totale degli occupati), contro una media europea del 15%.

Soprattutto, però, i pochi paesi che sono dietro all’Italia in questa classificazione sono poi in testa per quanto riguarda gli stipendi medi, come per esempio la già citata Germania. Cosa che non vale invece per l’Italia.

Stipendi pubblici e PA: la situazione

Possiamo ora sbilanciarci nell’analisi già cominciata nell’introduzione: a rendere l’impiego pubblico così accattivante agli occhi degli italiani non è lo stipendio, o almeno non dovrebbe esserlo se paragonato a quello degli altri cittadini europei.

Sicuramente la certezza dell’impiego è una componente fondamentale, così come tutti i permessi e le tutele riconosciute per legge, dalla maternità ai congedi, passando per i permessi e l’orario elastico rispetto ad altri impieghi.

In Italia c’è però anche un altro aspetto importante: ottenere un impiego nella Pubblica Amministrazione è difficile, talvolta difficilissimo. Tanti candidati per pochi posti, condizioni molto stringenti e iter di selezione lunghi e complessi. Ciò rende l’impiego pubblico ugualmente ambito, non portando i cittadini a desistere dal candidarsi, ma ancor più difficile da ottenere.

Si uniscono a ciò anche una bassa efficienza media e un bassissimo tasso di rotazione del personale, chi infatti lavora nella PA spesso lo fa per tutta la carriera nello stesso ente o, addirittura, proprio nella stessa posizione lavorativa.