Ftse Mib: ecco i dividendi più ricchi nel risparmio gestito

di FTA Online News pubblicato:
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Il settore del risparmio gestito si prepara a pagare grandi cedole: ecco i titoli che staccheranno i dividendi più alti!

Ftse Mib: ecco i dividendi più ricchi nel risparmio gestito

A PiazzA Affari cresce l'attesa per la stagione dei dividendi che è ormai è quasi alle porte.

Dividendi a Piazza Affari: stagione 2022 è quasi alle porte

Manca circa un mese al primo appuntamento chiave, quello in agenda nella seconda metà di aprile, quando diverse blue chips, ma anche altri titoli al di fuori del paniere del Ftse Mib, saranno chiamati a staccare la cedola.

Lo stesso accadrà circa un mese dopo, a maggio, quando si avrà un'altra pioggia di dividendi a Piazza Affari.

Per quest'anno ci sono due buone notizie: una è che torneranno a pagare il dividendo alcuni titoli che da qualche tempo non remuneravano più i loro azionisti.

L'altra è che le cedole a valere sull'esercizio 2021 saranno in molti casi più alte di quelle pagate lo scorso anno.

Nel 2021, infatti, i dividendi erano riferiti ai conti del 2020 che per molte società è stato un annus horribilis per via dello scoppio della pandemia.

Lo scorso anno, invece, c'è stata una decisa ripresa, e gli utili più elevati realizzati, permetteranno remunerazione più generose degli azionisti.

A Piazza Affari, uno dei settori più interessanti in termini di dividendi in arrivo è senza dubbio quello finanziario, nel quale spicca anche quello del risparmio gestito.

Andiamo a guardare da vicini ai protagonisti del comparto, con tutti i dettagli chiave relativi alle cedole che saranno pagate principalmente tra aprile e maggio prossimi.

Azimut

Nel settore del risparmio gestito, Azimut è sicuramente uno dei titoli che si appresta a pagare un dividendo con uno dei rendimenti più elevati.

Il gruppo ha chiuso il 2021 con un utile netto consolidato pari a 605 milioni di euro, in rialzo del 59% rispetto al 2020, segnalando il miglior risultato della sua storia.

Sulla base di questi numeri, il Cda di Azimut ha deciso di proporre all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 1,3 euro per azione, in linea con le attese della comunità finanziaria.

La cedola è in rialzo del 30% rispetto a quella pagata nel 2021, pari a 1 euro, ed è la più elevata nella storia del gruppo fino a oggi.

Rapportando il dividendo di 1,3 euro ai valori di chiusura del titolo del 23 marzo, si ottiene un rendimento molto appetibile del 6,11%.

La data dello tacco cedola è fissata per il 23 maggio prossimo, con pagamento due giorni dopo, il 25 maggio.  

Banca Generali

A maggio ci sarà un altro protagonista del risparmio gestito che staccherà il dividendo e si tratta di Banca Generali che merita una trattazione più articolata rispetto ad Azimut.

Al pari di quest'ultima, anche Banca Generali ha chiuso il 2021 con un risultato recordo in termini di utile netto che si è attestato a 323,1 milioni di euro, in rialzo del 17,5% rispetto al 2020.

Alla luce di questi risultati, il Cda della società proporrà all'assemblea in agenda ad aprile la distribuzione di dividendi per 227,9 milioni di euro, portando a riserva 114,4 milioni di euro.

Nel dettaglio la cedola proposta è pari a 1,95 euro per azione, corrispondente a un payout del 70,5% dell'utile realizzato nel 2021, in linea con la politica dei dividendi approvata per il triennio 2019-2021.

Il rendimento della cedola, in relazione ai valori di chiusura di Banca Generali del 23 marzo (33,14 euro), è pari al 5,88%, inferiore dunque a quella di Azimut.

Il dividendo è in calo di circa il 38,5% rispetto a quello pagato nel 2021, pari a 2,7 euro, ricordando che questa maxi cedola era relativa agli esercizi 2020 e 2019.

La cedola è invece in aumento del 56% in confronto a quella staccata nel 2019, pari a 1,95 euro.

Banca Generali anche quest'anno pagherà il suo dividendo in due tranche: la prima di 1,15 euro sarà staccata il 23 maggio e pagata il 25 maggio, mentre per la seconda da 0,8 euro bisognerà attendere febbraio 2023 e precisamente il 20 febbraio per lo sacco e il 22 febbraio per il pagamento.

Banca Mediolanum

Banca Mediolanum conquista lo scettro nel risparmio gestito quest'anno, visto che pagherà il dividendo con il rendimento più alto.

Il gruppo guidato da Massimo Doris si è lasciato alle spalle il 2021 con un utile netto pari a 713,06 milioni di euro, in rialzo del 64% rispetto al 2020.

Il Cda di Banca Mediolanum ha deciso così di proporre per il 2022 un dividendo complessivo di 0,58 euro, in calo del 34% rispetto a quello pagato nel 2021 pari a 0,78 euro.

Per la cedola a valere sull'esercizio 2021, il gruppo ha già staccato l'acconto il 22 novembre 2021 nella misura di 0,23 euro.

Resta ora da pagare saldo di 0,35 euro composto da due voci: 0,23 euro a titolo di saldo e 0,12 euro come dividendo speciale.

Il dividendo complessivo 2022, pari a 0,58 euro, rapportato ai valori di chiusura di Banca Mediolanum del 23 marzo (7,7 euro), offre un rendimento molto appetibile del 7,53%.

Con riferimento solo al saldo di 0,35 euro, lo yield è pari al 4,54%.    

Il saldo del dividendo sarà staccato da Banca Mediolanum il prossimo 19 aprile, con pagamento du giorni dopo, il 21 aprile.

FinecoBank

Nel risparmio gestito, il fanalino di coda in termini di dividendi sarà FinecoBank.

Il gruppo guidato da Domenico Foti ha chiuso il 2021 con un utile netto che segna un nuovo record a 349,2 milioni di euro, in rialzo del 7,6% rispetto al dato del 2020 che era stato già il miglior risultato di sempre.

Il Cda ha così deciso di distribuire quest'anno un dividendo di 0,39 euro, in calo di quasi il 36% rispetto a quello pagato nel 2021, pari a 0,53 euro, ricordando però che quest'ultimo era a valere sugli esercizi 2020 e 2019.

Il dividendo di 0,39 euro rispetto alla chiusura di FinecoBank al 23 marzo (14 euro), si traduce in un rendimento del 2,78%, il più contenuto nel settore de risparmio gestito.

Lo stacco cedola è fissato per il 23 maggio prossimo, con pagamento due giorni dopo, il 25 maggio.