Poste, slitta il collocamento di titoli del Tesoro, l'azione sale

di FTA Online News pubblicato:
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Poste Italiane tocca nuovi record assoluti. In rialzo anche Campari in scia a Pernod Ricard, che ha riportato ricavi in calo prevedendo però un recupero nel 2025

Poste, slitta il collocamento di titoli del Tesoro, l'azione sale

Poste, slitta il collocamento di titoli del Tesoro, l'azione sale

Poste Italiane si è rivelato il miglior titolo del FTSE Mib al termine della seduta di ieri, archiviata con un rialzo del 3%. Il titolo ha comunicato di aver interrotto il procedimento presso la Consob per l'approvazione del prospetto relativo all'offerta di azioni da parte del Tesoro, in attesa "delle decisioni e delle valutazioni in corso riguardo alle modalità e ai tempi dell'offerta".

Il collocamento fino al 14% del capitale del gruppo era atteso per metà novembre. Secondo voci di mercato, il governo ha trovato le coperture per finanziare la legge di bilancio e non ha quindi fretta di portare a termine il collocamento.

Graficamente i prezzi hanno toccato nuovi massimi assoluti a 13,455 euro, lasciandosi alle spalle le resistenze presenti tra 12,80 e 13,00 euro, che negli ultimi mesi erano riuscite a respingere i vari tentativi di attacco.

Conferme al termine della seduta odierna, e dunque in chiusura di ottava, sopra 13,00 euro ribadirebbero il segnale di forza, gettando le basi per un ulteriore segmento di crescita che potrebbe accompagnare i corsi nelle prossime settimane in area 14,50/14,60 almeno.

Sotto 13,00 euro il rialzo di ieri verrebbe invece ridimensionato e salirebbero i rischi di una correzione più estesa, circostanza che troverebbe ulteriore conferma sotto 12,75, preludio al ritorno in area 11,90/12,00 euro.

Campari in rialzo, ricavi in calo per Pernod Ricard, ma è previsto un recupero

Netto rialzo ieri per Campari, il titolo ha guadagnato il 2,91% a 7,768 euro in scia a Pernod Ricard che ha fatto segnare un rialzo dell'1,82% a 125,75 euro. Pernod Ricard ha riportato ricavi per il primo trimestre del FY2025 pari a 2,783 miliardi di euro, con una flessione organica del -5,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e un calo del -8,5% su base reported, dovuto principalmente alla debole performance in Asia Pacific e negli Stati Uniti.

In particolare, le vendite negli USA sono scese del -10%, mentre in Cina hanno registrato una contrazione del -26% a causa di una domanda debole e di un contesto macroeconomico difficile. In Europa, il calo è stato più moderato (-3%), mentre l'India ha mostrato una crescita del +2%, con aspettative di recupero delle vendite nel secondo trimestre.

A livello di marchi, i brand internazionali strategici hanno registrato un calo del -10%, con Martell in Cina e Royal Salute in Corea che hanno pesato negativamente. Tuttavia, i marchi locali sono cresciuti dell'1%, grazie ai buoni risultati del whisky Seagram’s e Kahlúa.

Nonostante questo inizio difficile, Pernod Ricard prevede una ripresa graduale per l'intero anno fiscale 2025, con aspettative di crescita delle vendite organiche e un miglioramento dei margini operativi, sostenuti dalla ripresa dei mercati chiave come India e Americhe.

Graficamente per Campari è un momento delicato: i prezzi giovedì hanno toccato un massimo a 7,80 euro, a contatto con il lato alto del canale ribassista che parte dal massimo di giugno. La rottura di questa resistenza sarebbe un primo segnale di inversione del lungo trend ribassista che ha caratterizzato l'andamento dal massimo di maggio.

Ulteriore conferma alla rottura di 8,05 euro. In quel caso possibile il test in area 8,60 del massimo di fine agosto, coincidente con il 50% di ritracciamento, quindi una resistenza rilevante anche in ottica di medio periodo.

Sotto 7,30, trend line che sale dal minimo di settembre, probabile il test della base del canale citato, passante attualmente a 6,50 euro circa.