Cos'è la Naspi Anticipata? Ecco come averla!
pubblicato:La Naspi, l’indennità di disoccupazione, può essere percepita mensilmente oppure in un’unica soluzione, come liquidazione anticipata; ma questo può accadere in un unico caso. Scopriamo quale, nell’articolo seguente.

Quando si viene licenziati o ci si dimette per giusta causa, si ha diritto a ricevere mensilmente dall'Inps, la Naspi, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego, conosciuta più volgarmente come indennità di disoccupazione.
Ma è possibile per un disoccupato, se fa un'apposita richiesta, piuttosto che ricevere mensilmente l'indennità, decidere di ricevere tutta la somma in una sola volta, in modo anticipato?
Sì nel nostro ordinamento è possibile, ma solo in un caso specifico; scopriamo quale nel prosieguo dell'articolo.
Quando si può richiedere la liquidazione anticipata della Naspi in un'unica soluzione?
Nel nostro ordinamento ciò è possibile solo in un unico caso, ovvero quando la somma della Naspi anticipata sarà utilizzata dal beneficiario per promuovere un'attività imprenditoriale, ovvero per aprire una partita Iva. In nessun altro caso si può ottenere la liquidazione anticipata della Naspi.
Il decreto legislativo numero 22 del 4 marzo 2015, che istituisce la Naspi, all'articolo 8 prevede che il disoccupato può richiedere la liquidazione dell'indennità in modo anticipato e in un'unica soluzione, per avviare un'attività di lavoro autonomo, di impresa, o per sottoscrivere una quota di capitale sociale.
Cerchiamo di comprendere meglio i dettagli di questa possibilià che il nostro ordinamento concede a chi viene licenziato o perde il lavoro per giusta causa.
In quali casi l’Inps concede la Naspi anticipata?
Ricapitolando: la Naspi Anticipata è concessa solo ai cittadini che, una volta rimasti senza lavoro decidono di:
Aprire una partita Iva e avviare un’attività di lavoro autonomo;
Aprire una partita Iva e avviare un’impresa individuale;
Sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa di produzione e lavoro.
La Circolare INPS numero 174 del 23 novembre 2017 ha spiegato più nei dettagli i casi in cui l'Inps concede la liquidazione Naspi anticipata, eccoli elencati:
Costituzione o ingresso in società di persone o capitali;
Costituzione di società unipersonale;
Attività di impresa individuale commerciale, agricola o artigiana;
Attività di libero professionista;
Sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.
Come si effettua la domanda per richiedere la Naspi anticipata?
Presentare la richiesta di liquidazione anticipata della Naspi non è affatto complicato e lo si può fare in autonomia nell'area riservata del sito Inps, se si è in possesso di identità digitale, come lo Spid. Oppure lo si può fare tramite il proprio Patronato o Caf di fiducia.
Le istanze possono essere trasmesse collegandosi al portale alla pagine ufficiale dell'Inps, con il proprio Spid.
Una volta inviata la domanda, il disoccupato potrà controllare l'andamento della domanda attraverso il portale Inps. Quando l'Istituto avrà terminato l'istruttoria, invierà l'accettazione o il rifiuto della domanda di anticipo della Naspi.
Quando deve essere effettuata la domanda di anticipo della Naspi?
La richiesta di anticipo della liquidazione Naspi deve essere presentata, a pena di decadenza, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma (ovvero dall'apertura della Partita Iva) dall'inizio dell'attività dell’impresa o della sottoscrizione della quota di capitale.
Se invece l'attività autonoma era già stata intrapresa ancor prima di perdere il lavoro, la domanda di liquidazione anticipata deve essere inviata entro 30 giorni dall'invio della richiesta della Naspi.
Se l'Inps, dopo l'istruttoria, accoglie la domanda di anticipo Naspi, provvederà a versare al disoccupato in un'unica soluzione, l'importo complessivo della Naspi, escluso l'ex bonus Renzi e gli assegni familiari.
Inoltre la liquidazione anticipata, a differenza del pagamento mensile, non dà diritto alcuno alla contribuzione figurativa.
Quali sono le imposte da pagare sulla liquidazione anticipata della Naspi?
Sia la Naspi mensile che quella erogata in un'unica soluzione sono assoggettate all'Irpef. L'Inps si comporta come un normale sostituto d’imposta, pagando le imposte e rilasciando al percettore la Certificazione Unica che poi servirà per effettuare la dichiarazione dei redditi del soggetto.
Liquidazione anticipata Naspi: in alcuni casi, purtroppo, deve essere restituita all'Inps
Il soggetto beneficiario della NASpI anticipata che firmi (durante il periodo ipotetico in cui avrebbe dovuto percepire la Naspi mensilmente) un contratto di lavoro subordinato, sarà tenuto a restituire all'Inps l'intera somma percepita con la liquidazione anticipata, ad eccezione dei casi in cui di lavori per la società cooperativa della quale l’interessato ha sottoscritto una quota.
In tutti gli altri casi, se si dovesse firmare un contratto di lavoro dipendente durante il periodo in cui si sarebbe dovuta percepire la Naspi, si dovrà restituire la liquidazione anticipata eventualmente ricevuta, proprio perché quest'ultima serve solo come incentivo alle attività autonome.