Chiara Turano
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Legge 104 Inps, attenzione ai permessi: ecco perché conservare gli scontrini

di Chiara Turano pubblicato:
3 min

Novità INPS in tema di Legge 104: se si usufruisce dei permessi meglio conservare gli scontrini quando si esce in quei giorni. Ecco perché.

Legge 104 Inps, attenzione ai permessi: ecco perché conservare gli scontrini

Ancora novità per i titolari della Legge 104 soprattutto in tema di permessi e congedi. Coloro che usufruiscono dei permessi sanno che la normativa negli ultimi anni è cambiata proprio per adeguarsi al contesto sociale in continua evoluzione.

Avere un disabile a casa non è cosa da poco soprattutto in termini di cura e di attenzione.

Proprio per questo lo Stato italiano ha posto in essere già nel lontano 1992 la ormai famosa Legge 104 che ha reso più inclusiva la nostra società.

Nella stessa legge è prevista la possibilità di assentarsi da lavoro, sia del disabile sia per i familiari che assistono il soggetto che fruisce della legge 104.

Si tratta dei tanto discussi permessi retribuiti, ossia tre giorni di assenza da lavoro ma anche del congedo straordinario.

Durante questi giorni di permesso bisogna stare 24 ore su 24 con il disabile o è permesso assentarsi?

E’ possibile recarsi al supermercato oppure andare in un negozio per comprare dei vestiti?

Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

Legge 104 Inps, durante i permessi meglio conservare gli scontrini: ecco perchè

Ancora novità per la tanto discussa Legge n.104 del 5 febbraio 1992.

Oltre alle agevolazioni economiche, la normativa di riferimento in tema di disabilità offre ai beneficiari la possibilità di  fruire di alcuni permessi retribuiti che possono essere richiesti dai lavoratori dipendenti con disabilità grave o da familiari che assistono ed hanno cura del disabile.

Tali giornate possono essere pagati dall’INPS o anticipati dal datore di lavoro: possono essere suddivisi in ore tipo due ore al giorno se l’orario lavorativo è pari o superiore alle sei ore, oppure in un’ora in caso di orario lavorativo inferiore a sei ore.

In totale i fruitori possono richiedere tre giorni di permesso mensile, suddivisibili in ore.

Anche la disciplina dei permessi da qualche tempo è stata modificata con l’eliminazione della figura del “referente unico dell’assistenza” adeguandosi cosi alle direttive dell’Unione Europea.

La prima cosa da dire è che non esiste un elenco di attività che si possono o non si possono fare durante le ore di permesso.

La cosa più importante è quella relativa all’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone disabili gravi.

L’unico paletto da rispettare è prestare assistenza al disabile.

Un’apposita ordinanza della Corte di Cassazione, la numero 11999 del 3 maggio 2024, ha specificatamente previsto che un lavoratore che usa i permessi Legge 104 non deve restare necessariamente tutto il giorno a casa del familiare disabile.

Come detto in precedenza è importante garantire un’assistenza continuativa e stabile, in grado di coprire perlomeno la durata della giornata lavorativa.

L’allontanamento è possibile purchè sia finalizzato a svolgere dei compiti a favore del familiare non autosufficiente.

Legge 104 Inps, meglio conservare gli scontrini

Come abbiamo detto, i fruitori dei permessi 104 possono allontanarsi dall’assistenza al disabile.

Possono secondo la recente sentenza allontanarsi dall’abitazione del disabile per fare la spesa, acquistare dei farmaci. Non sono ammesse invece delle attività strettamente collegate all’assistenza del disabile.

Qualora venisse rinvenuto un abuso, il lavoratore potrebbe rischiare il licenziamento per giusta causa.

Ecco allora la necessità di conservare gli scontrini: proprio per evitare gravi conseguenze e dimostrare che l’uscita per fare acquisti è stato fatto a favore del disabile.

Delegare ad altri l’assistenza è possibile?

Alcuni inoltre si domandano se è possibile delegare l’assistenza della persona disabile durante i permessi 104?

La risposta come si può immaginare è assolutamente negativa: se sono stati concessi permessi per la cura del familiare disabile grave il datore di lavoro potrebbe anche licenziarti per giusta causa e l’INPS potrebbe porre in essere una denuncia per truffa ai danni dello Stato.

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