Buoni fruttiferi Postali, Poste Italiane deve pagare questi anche se scaduti. Ecco perché

Arrivano novità per i Buoni Fruttiferi Postali che potrebbero far felici migliaia di consumatori: specifici Buoni postali anche se scaduti o vicini alla scadenza vanno pagati da Poste Italiane. 

Il tutto nasce da una vicenda giudiziaria alquanto bizzarra avvenuta in Sicilia e che pare aprire un precedente vantaggioso per chi dispone di Buoni Fruttiferi Postali prossimi alla scadenza o già scaduti.

A Palermo, Federconsumatori ha portato Poste Italiane dinnanzi al Giudice di Pace per poi vincere la sentenza. 

Per capire perché è stato disposto il pagamento dei Buoni Fruttiferi Postali a Poste Italiane, e di quali titoli si tratta, ripercorriamo tutte le tappe di quest’insolita vicenda che apre sicuramente un contenzioso sulla prescrizione e sulla completa informazione che i cittadini devono avere sulla scadenza dei titoli.

Buoni fruttiferi Postali, Poste Italiane deve pagare questi anche se scaduti. Ecco perché 

Oggetto della diatriba tra Poste Italiane e Federconsumatori sono stati tre Buoni Fruttiferi Postali, tutti della serie 18Q e del valore di 1.000 euro cadauno, acquistati da un associato nel 2016 e nel 2017.

La Legge prevede che per tali Buoni Fruttiferi Postali scatti la prescrizione trascorsi 10 anni dalla scadenza del titolo. Oltrepassata tale soglia temporale Poste Italiane non è più tenuta al loro pagamento.

Le cose hanno però preso una piega diversa di fronte al rifiuto di Poste di pagare i suddetti Bonus Fruttiferi Postali al cittadino palermitano, il quale ha deciso di avvalersi dell’avvocato di Federconsumatori, Fabio Pernice, per risolvere la situazione. 

La tesi portata dinnanzi al Giudice di Pace è stata la seguente: i Buoni Fruttiferi Postali di Poste Italiane di serie 18Q non riportano alcuna scadenza e come tale non si può fare affidamento alla memoria del cliente non tenuto, in questo caso, a ricordare quando è stato effettuato l’acquisto ai fini di una tempestiva liquidazione.

Ecco perché il Giudice di Pace ha costretto ha condannato Poste Italiane a liquidare i Buoni Fruttiferi Postali anche a più di 10 anni dalla data di emissione.

Buoni Fruttiferi Postali, per i 18Q non solo rimborso da Poste Italiane: interessi e spese legali

Riassumendo un po' la situazione: esistono molteplici tipologie di Buoni Fruttiferi Postali, ma per la categoria dei 18Q non esiste una scadenza specifica.

Il Giudice di Pace si è ancorato a questa particolarità decretando che Poste Italiane non ha permesso al risparmiatore di esercitare il proprio diritto alla scadenza.

Per questo motivo Poste Italiane non solo dovrà pagare i Buoni Fruttiferi Postali al risparmiatore, ma dovrà corrispondere allo stesso anche gli interessi più le spese legali.

Buoni Fruttiferi Postali, cosa ci aspetta in futuro

A esprimere tutta la sua soddisfazione sulla decisone del Giudice di Pace è lo stesso presidente di Federconsumatori, Alfio La Rosa, secondo cui quella ottenuta nei confronti di Poste Italiane è una doppia vittoria.

Lo scopo dell’associazione è appunto quello di tutelare gli interessi dei consumatori tutti, anche di fronte ad un’azienda di grande rilevanza come Poste Italiane. 

Compito dell’Ente, infatti, dev’essere quello di informare costantemente i risparmiatori per ogni servizio o prodotto venduto. 

Ma sul fronte Buoni Fruttiferi Postali cosa ci aspetta nel futuro?

La sentenza appena vista apre la strada a molte considerazioni.

Numerosi acquirenti di Buoni Fruttiferi Postali, che si rivedono nella posizione sopra descritta, potrebbero appellarsi alla sentenza per accedere al rimborso dei Buoni.

Il consiglio che sentiamo di dare a chi si trova in possesso di Buoni di prossima scadenza o già scaduti è quello di rivolgersi agli sportelli di Poste Italiane per ottenere tutte le informazioni sulla propria posizione personale.