Alzheimer: come riconoscerlo? Ecco i sintomi più comuni e come prevenirlo

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Ci sono dei piccoli segnali che aiutano a riconoscere l'alzheimer: ecco i sintomi più comuni e come prevenire la malattia.

Alzheimer: come riconoscerlo? Ecco i sintomi più comuni e come prevenirlo

Ha destato scalpore la notizia del giovane di 19 anni a cui è stato diagnosticato l'Alzheimer: è il paziente più giovane affetto da questa malattia.

A riportare i dettagli è stato il Journal of Alzheimer’s disease: il ragazzo cinese dimenticava dove posava gli oggetti e cosa faceva durante le giornate (perdite di memoria a breve termine).

La diagnosi di Alzheimer precoce è molto rara: rappresenta dal 5 al 10 per cento dei pazienti affetti da questa malattia e molto spesso sono presenti in questi pazienti delle mutazioni genetiche.

Ecco quali sono i sintomi ai quali prestare attenzione e come si può prevenire l'Alzheimer a qualsiasi età.

Che cos'è l'Alzheimer?

L'Alzheimer è un disturbo irreversibile e progressivo che distrugge lentamente la memoria e le capacità cognitive, impedendo al paziente di portare a termine anche i compiti più semplici.

In Italia si registrano circa 80.000 nuovi casi di Alzheimer ogni anno: è la demenza senile più diffusa nel nostro Paese. Solitamente questa malattia compare al di sopra dei 60 anni di età, ma ci sono anche dei casi di Alzheimer precoce.

Il nome di questa malattia deriva dal medico che la scoprì, nel 1906: si chiamava Dr. Alois Alzheimer.

Cerchiamo di capire quali sono i primi campanelli di allarme ai quali prestare attenzione per riconoscere lo sviluppo dell'Alzheimer.

I sintomi più comuni dell'Alzheimer

Il primo sintomo da non sottovalutare nel riconoscimento dell'Alzheimer è la perdita della memoria a breve termine: il paziente non ricorda cosa è accaduto il giorno precedente, oppure dove ha posato gli effetti personali. Tuttavia, non sempre i problemi di memoria sono connessi a questa demenza.

In alcuni casi, le perdite di memoria possono essere ricondotte al decadimento cognitivo lieve, che presenta sintomi simili, ma meno gravi rispetto all'Alzheimer.

I primi sintomi di questa malattia possono variare da persona a persona, ma solitamente riguardano la perdita di memoria sui fatti appena appresi.

Possono anche manifestarsi:

  • difficoltà nella ricerca di parole,

  • disturbi legati alla coordinazione e alla percezione,

  • difficoltà di ragionamento e di giudizio.

Alzheimer: come riconoscerlo? Ecco i sintomi più comuni e come prevenirlo

Il test dei soldi per riconoscere l'Alzheimer

Ad oggi non esiste una cura in grado di combattere l'Alzheimer, ma sono stati scoperti nuovi test che possono permettere di riconoscere un principio di demenza senile. Per esempio il test dei soldi.

Il rapporto che le persone hanno con i soldi può prevedere il possibile sviluppo cognitivo e l'eventuale demenza senile nei pazienti.

A scoprire questa connessione è stato Francesca Burgio, specialista in neuropsicologia, che all’Istituto San Camillo del Lido di Venezia dirige il Servizio di Neuropsicologia e il collegato Laboratorio di neuropsicologia.

Come riporta un'intervista del Fatto Quotidiano alla dottorezza Burgio:

La capacità di gestire i soldi chiama in causa molteplici funzioni cognitive (memoria, attenzione, ecc.). Durante l’invecchiamento patologico o quando si è in presenza di una qualche patologia neurologica, queste funzioni iniziano a deteriorarsi.

In presenza di difficoltà cognitive, ha spiegato la dottoressa

i pazienti con MCI fanno affidamento su processi emotivi e motivazionali nella gestione del denaro più che su funzioni cognitive corticali superiori.

Con il progredire della malattia, però, anche questi processi emotivi si deteriorano e il paziente è spinto a "compiere decisioni irrazionali che lo espongono al rischio di sfruttamento finanziario.