Amplifon, l'inchiesta antitrust porta a una seduta difficile

di FTA Online News pubblicato:
3 min

Circa 2,5 milioni di apparecchi acustici in Italia: prezzo medio più alto, ma secondo l'Autorità c'è poca trasparenza sull'offerta. Sul tavolo diverse proposte normative

Amplifon, l'inchiesta antitrust porta a una seduta difficile

Seduta debole ieri per Amplifon. Il titolo ha ceduto il 2,43% a 31,72 euro. I prezzi hanno oscillato tra 30,45 e 32,80 euro.

Amplifon, l'indagine dell'Antitrust

Il ribasso di Amplifon è stato influenzato dalla chiusura dell'indagine conoscitiva sugli apparecchi acustici condotta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust o Agcm), avviata lo scorso settembre.

Secondo la nota dell'AGCM, in Italia ci sono almeno 7 milioni di persone con problemi di udito, di cui circa 2,5 milioni utilizzano già apparecchi acustici.

Rispetto ad altri Paesi simili, come la Francia, il prezzo medio per singolo dispositivo in Italia risulta più elevato, compreso tra 1.500 e 2.100 euro, e con minori sostegni pubblici all'acquisto.

L'indagine ha evidenziato una scarsa trasparenza nelle condizioni commerciali offerte al pubblico: i consumatori hanno difficoltà a ottenere informazioni chiare sia di tipo tecnico, sia sui prezzi degli apparecchi e dei servizi correlati, di solito venduti insieme e senza distinzione.

I servizi rappresentano la maggior parte della spesa nel pacchetto, ma ciò non è percepito chiaramente dai consumatori.

Amplifon, le proposte dell'Antitrust al governo

L'Autorità ha quindi segnalato al Parlamento, al Ministero della Salute, al Ministero dell'Economia, all'Agenas, alle Regioni e alle Province Autonome l'opportunità di garantire, anche attraverso interventi normativi e regolatori, una chiara e distinta indicazione al pubblico del prezzo del dispositivo rispetto a quello dei relativi servizi offerti all'utente.

Per quanto riguarda gli apparecchi acustici forniti dal Servizio Sanitario Nazionale, l'indagine ha evidenziato gravi difficoltà nelle procedure di acquisto pubblico, dovute a una normativa poco chiara che ha pregiudicato l'effettiva attuazione dei livelli essenziali di assistenza, oltre alla forte opposizione dei principali operatori commerciali.

L'Autorità suggerisce che le forniture pubbliche tornino a un regime "a tariffa" e che le amministrazioni interessate svolgano gare per garantire l'efficienza della spesa pubblica e rafforzare i meccanismi concorrenziali.

Inoltre, propone l'introduzione di un "voucher" o "buono-udito" per assegnare direttamente l'importo del rimborso agli assistiti, sostenendo così una concorrenza tra fornitori di prodotti e servizi per un'offerta appropriata e tecnologicamente aggiornata.

Amplifon, il grafico del titolo

Il titolo Amplifon ha messo a segno un rimbalzo deciso dopo avere toccato in area 30,50 il 38,2% di ritracciamento del rialzo dai minimi di fine ottobre, percentuale ricavata dalla successione di Fibonacci.

Per adesso quindi la flessione vista ieri, per quanto brusca, non ha messo in crisi la struttura rialzista degli ultimi mesi.

Sarebbero discese al di sotto di area 30,50 a mettere in discussione l'uptrend, prospettando discese verso area 29,20, minimo di gennaio. Supporto successivo a 28,74, base del gap del 12 dicembre 2023.

Dalla tenuta di 30,50 e dalla rottura dei 33 euro emergerebbero nuove speranze non solo di test dei massimi di marzo a 34,37 ma anche di raggiungimento di area 36,50 euro.

Argomenti

Amplifon SpA