Allarme Streptococco e Scarlattina in Inghilterra: ecco i sintomi da non sottovalutare

di Miriam Ferrari pubblicato:
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Allarme in Gran Bretagna, dove un gruppo di bambini è morto dopo aver contratto un'infezione dal batterio killer Streptococco, una sorta di complicanza della Scarlattina. Ecco a quali sintomi prestare attenzione e quando preoccuparsi.

Allarme Streptococco e Scarlattina in Inghilterra: ecco i sintomi da non sottovalutare

Scatta l'allarme in tutta la Gran Bretagna per la diffusione del batterio killer Streptococco e della Scarlattina, due malattie che stanno colpendo in particolare i bambini sotto i 10 anni.

Sono cinque i bimbi deceduti in Inghilterra (con meno di 5 anni), ai quali si aggiungono un bambino del Galles (7 anni), uno dell'Irlanda del Nord, e altri due decessi confermati nelle ultime ore dalla Bbc.

Sono stati registrati, inoltre, 8 casi gravi in Scozia, che fortunatamente non hanno portato al decesso.

Ma cosa sono lo Streptococco e la Scalattina? Ecco i sintomi ai quali prestare attenzione, come riconoscere le due malattie, e come prevenire l'insorgere di eventuali complicanze.

Streptococco e Scarlattina: cosa sono?

Nelle ultime settimane, poco dopo la riapertura delle scuole, in Inghilterra è scattato l'allarme per la diffusione di un batterio kiler tra i bambini: stiamo parlando dello Streptococco, che porta allo sviluppo di un'altra malattia più nota, la Scarlattina.

Il rischio è che possano insorgere, insieme a quest'ultima, anche problematiche più gravi.

La Scarlattina - causata dal batterio dello streptococco beta emolitico di gruppo A - è una malattia infettiva molto diffusa tra i bambini, che rientra nella categorie delle esantematiche, ovvero che provocano eruzioni cutanee diffuse.

In realtà, la Scarlattina può colpire anche gli adulti (in quanto molto contagioso), e per curarla è necessario sottoporsi alla cura del medico, che prescrive - nella maggior parte dei casi - un antibiotico.

Tempi di incubazione

Solitamente i sintomi della Scarlattina possono insorgere fino a una settimana dopo l'entrata in contatto con il batterio che la provoca.

Tuttavia, questa malattia è contagiosa dal momento in cui compaiono i primi sintomi e fino alle 24 ore successive all'inizio della terapia con antibiotici.

Nel momento in cui il paziente scopre di aver contratto la malattia, deve restare assolutamente isolato: non andare a scuola e nemmeno al lavoro per almeno 24 ore dall'inizio della terapia antibiotica. Senza le cure, invece, la scarlattina potrebbe durare fino a 2-3 settimane.

Scarlattina: quali sono i sintomi a cui prestare attenzione

Veniamo ora ai sintomi ai quali prestare attenzione per riconoscere la scarlattina, che somigliano (per certi versi) ai sintomi dell'influenza, e sono piuttosto lievi:

  • febbre alta sopra i 38°C,

  • dolori muscolari,

  • vomito,

  • improvviso mal di gola,

  • arrossamento della faringe e delle tonsille, possibili placche.

Possono talvolta manifestarsi anche altri disturbi, quali dolori durante la deglutizione, tonsille gonfie, ghiandole del collo gonfie ed eruzioni cutanee (puntini rossi visibili sul palato).

Le autorità britanniche hanno invitato le famiglie a prestare particolare attenzione ai sintomi quali mal di testa, mal di gola e febbre, in particolare se associati alla comparsa di eruzioni cutanee.

Attenzione anche ad altri fattori: se la febbre non scende dopo 4 o 5 giorni, oppure se il bambino fatica a respirare e non si idrata correttamente.

Scarlattina: possibili complicanze e casi più gravi

Solitamente la scarlattina si presenta con sintomi lievi, e senza particolari complicanze. Non mancano però i casi di infezione grave, che possono portare all'insorgenza di diversi disturbi:

  • febbre reumatica,

  • glomerulonefrite acuta,

  • linfangite,

  • linfoadenopatia.

Altre patologie gravi riconducibili all'infezione da Streptococco di gruppo A comprendono setticemie, polmoniti e, più raramente, endocardite.