Diversificazione investimenti nel 2022

di Enrico Danna pubblicato:
3 min

Quando si investono i propri risparmi, occorre fare una serie di valutazioni preventive al fine di cercare di operare al meglio. E poi, quando si passa dalla teoria alla pratica?

Diversificazione investimenti nel 2022

Quando si investono i propri risparmi, occorre fare una serie di valutazioni preventive al fine di cercare di operare al meglio.

Disponibilità e risorse immediate e future, orizzonte temporale, grado di rischio sostenibile, livello di ansia e stress sopportabili, obiettivi da raggiungere: sono questi i fattori principali di cui tener conto.

Se vogliamo riassumere tutti questi elementi, possiamo correttamente parlare di pianificazione finanziaria. Questo è sicuramente il primo step da attuare: quello più importante. E poi, quando si passa dalla teoria alla pratica?

L’importanza della diversificazione

Dopo aver individuato le linee teoriche da seguire, occorre dare ad esse, una realizzazione pratica. Gli strumenti tramite i quali realizzare il proprio progetto di investimento sono sicuramente importanti.

Fondamentale, però, è la diversificazione. Spesso, infatti, siamo attratti dall’istante e ci facciamo influenzare dall’immediatezza del rendimento possibile, scordando quelle che sono le linee guida della nostra pianificazione finanziaria globale.

Così facendo, si rischia di perdere di vista la composizione del proprio portafoglio, con la possibilità di ritrovarsi, inconsapevolmente o quasi, esposti in modo più o meno univoco su un singolo mercato, settore, valuta, etc. Ecco, perché occorre fare molta attenzione e imprimersi, nella testa, a caratteri cubitali il verbo “Diversificare”.

Diversificare: nel 2022 è essenziale

Nel 2022, più che mai, questo verbo sta assumendo rilevanza estrema. La diversificazione ha, ovviamente, un raggio di azione molto ampio. Va intesa in senso geo-politico, ad esempio, evitando di concentrare i propri investimenti su singole aree micro economiche.

Per lo stesso motivo, è doveroso ricordarsi di non concentrare i propri risparmi su singoli settori merceologici. Viviamo un tempo di cambiamenti repentini e, spesso, imprevedibili. Gli scenari mutano con una rapidità tale che, senza una corretta diversificazione, si rischia di rimanere col cerino in mano.

Anche le valute non sono indenni da questo discorso, con la possibilità di apprezzarsi o deprezzarsi nel corso del tempo. Quindi, un portafoglio principalmente in euro può avere la sua logica, senza però scordarsi del dollaro, del franco svizzero. Che dire poi dell’oro e delle materie prime?

Non si può avere tutto ma essere consapevoli è d’obbligo

Non si può avere tutto? Probabilmente no. Diventa difficile, in molti casi irrealizzabile. L’importante è la consapevolezza delle proprie azioni che, come già evidenziato, devono essere mirate al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Spesso la tentazione di puntare tutto o quasi sul titolo (o settore) del momento si fa forte e pressante.

L’idea del guadagno facile è allettante per tutti.

Occorre però sempre pensare che c’è un rovescio della medaglia, ovvero la possibilità di perdere molti soldi. Ci pensano già i fattori esterni a creare quella “suspence” degna dei migliori film dell’orrore, con periodi decisamente bui.

Se però, siamo su una nave saldamente ancorata a terra, potremo soffrire il mal di mare, ma alla fine supereremo la tempesta. Se invece ci siamo lanciati all’avventura e ci troviamo su una scialuppa in mare aperto, le possibilità di sopravvivenza saranno decisamente basse.

Le scelte consapevoli fanno la differenza. Sempre.