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Piazza Affari: energia e utility settori da monitorare

di Enrico Danna pubblicato:
3 min

L’inserimento all’interno del PNNR di una apposita sezione dedicata alla transizione ecologica, ovvero REPowerEu, potrebbe portare benefici ai titoli del settore energia e utility che, nel nostro Paese, rappresentano circa un quarto della capitalizzazione della borsa milanese. 

Piazza Affari: energia e utility settori da monitorare

REPowerEU: cos’è e cosa prevede 

Il capitolo o piano REPowerEu, è la strategia che l’Unione Europea sta mettendo in atto al fine di riuscire ad essere indipendente, a livello di forniture energetiche e completare, nel più breve tempo possibile, la transizione verso forme di energia più pulite e meno inquinanti. 

Gli obiettivi sono quindi quelli di diversificare le forniture degli idrocarburi, ottenere un risparmio energetico nei consumi sia da parte dei cittadini che delle imprese e implementare gli investimenti sulle fonti rinnovabili al fine di generare una percentuale sempre maggiore di energia green ed ecosostenibile. 

All’interno del PNNR, quindi, questa branca specifica relativa alla transazione energetica, vedrà confluire risorse finanziarie finalizzate all’ammodernamento ed efficientamento della rete energetica, all’incremento della quota di energia derivante da fonti rinnovabili, nonché ai processi da mettere in atto per la cosiddetta decarbonizzazione. 

Ciò significa che, una parte più o meno consistente dei fondi che verranno erogati al tal fine (attualmente circa 2,76 miliardi di euro) confluirà nelle attività di aziende come Enel, Eni, Terna, Snam

Piazza Affari: utilities ed energetici da monitorare 

Quanto precedentemente evidenziato, potrebbe quindi significare un flusso importante, a livello di investimenti, verso le società sopra menzionate nelle quali, lo Stato italiano, vanta partecipazioni di rilievo.  

Questo, permetterebbe di velocizzare l’iter degli investimenti sia in termini di realizzazione progettuale che di ritorni economici, con ricadute positive sui ricavi delle aziende che, oltre a migliorarne la qualità del credito, potrebbero anche incrementarne l’appetibilità dei corsi azionari. 

L’aumento dei ricavi genererebbe quindi un incremento degli utili con la possibilità di distribuire dividendi ancora più importanti di quelli che vengono attualmente riconosciuti agli azionisti. 

Ergo, queste azioni, tipiche dell’investimento da cassettista, potrebbero avere una doppia valenza attrattiva: in termini di rendimento cedolare e in termini di apprezzamento del corso azionario. 

Piazza Affari: come comportarsi con i titoli energetici

Come comportarsi quindi nei confronti di questi titoli? 

Innanzitutto, c’è da fare una osservazione a più ampio raggio: coprendo i titoli del settore energetico e utility circa un quarto della capitalizzazione di Piazza Affari, nel caso di andamento positivo degli stessi, ne potrebbe sicuramente beneficiare l’intero listino milanese. 

Entrando però nello specifico, può essere interessante valutare la situazione principalmente di Eni ed Enel che potrebbero essere i beneficiari principali dei flussi finanziari in arrivo. 

Inoltre, c’è da considerare che, le due Società sopra menzionate, difficilmente tradiscono nel senso che, nel lungo periodo, hanno sempre garantito, ai loro investitori, ritorni interessanti sia in termini di apprezzamento che di flussi cedolari. 

Ergo, monitorare attentamente la situazione e magari sfruttare qualche fase di ritracciamento dei mercati per acquistare le azioni a prezzi più convenienti, potrebbe rivelarsi una scelta molto azzeccata. 

Ovviamente, giova ricordare che, trattandosi di investimenti azionari, vanno considerati i rischi che si possono correre puntando su questa tipologia di strumenti finanziari.