Finanza personale: come scegliere gli strumenti finanziari adeguati
pubblicato:Azioni, obbligazioni, fondi? Il mondo finanziario offre strumenti di tutti i tipi, ma ciò che conta realmente è che ogni investitore effettui delle scelte consapevoli, atte a raggiungere gli obiettivi prefissati, in armonia col grado di rischio tollerato e tollerabile.
Finanza personale: l’abc dal quale partire
Il mondo degli investimenti presenta una quantità rilevante di strumenti finanziari a disposizione di ogni singolo risparmiatore. Dai titoli di stato alle obbligazioni, dalle azioni ai fondi, dagli etf alle sicav e via dicendo, le possibilità di impiegare i propri risparmi in modo potenzialmente redditizio, sono davvero tante.
Spesso ci si affanna a correre dietro a mille desideri (ipotetici affaroni) piuttosto che cercare di realizzarne uno solo (ovvero quello che può essere confacente alle proprie esigenze).
Da cosa occorre partire, quindi, per investire in modo proficuo i propri risparmi? In poche parole, quale è l’abc di partenza? Si deve necessariamente partire dall’analisi personale e del proprio ambito familiare, mettendo in risalto, da un lato, quelle che sono le risorse a disposizione (immediate e future) e dall’altro, le esigenze nel corso del tempo, ovvero gli obiettivi da raggiungere nel breve, medio e lungo periodo.
Basta così? Non proprio. Si deve anche tener conto del livello di rischio che si è in grado e si è disposti a sopportare, ovvero quale percentuale di perdita in conto capitale riteniamo accettabile e quale scostamento temporale degli obiettivi prefissati siamo in grado di tollerare. Non ultima, la diversificazione, elemento imprescindibile in ogni portafoglio correttamente bilanciato.
Finanza personale: gli obiettivi di periodo
Come già evidenziato, gli obiettivi che si vogliono raggiungere possono essere di breve, medio o lungo periodo. Ovviamente, essi sono legati all’età del risparmiatore e del proprio nucleo familiare.
Appare evidente infatti, come un nucleo familiare di genitori trentenni con un figlio piccolo abbia obiettivi e tempistiche nettamente differenti rispetto ad un cinquantenne single, ad esempio.
Una corretta pianificazione finanziaria serve ad individuare gli obiettivi; si tratta quindi del punto di partenza teorico cui seguirà, nella pratica, l’investimento vero e proprio attraverso gli strumenti finanziari più opportuni.
Essi, come detto, dovranno essere adeguati al periodo: per essere chiari, a fronte di un obiettivo temporale di breve durata, si dovranno preferire strumenti finanziari privi di rischio, con scadenza e liquidabilità a breve. Ergo, azioni, fondi, sicav, non saranno sicuramente adeguati allo scopo.
Ogni investitore è unico
Infine, c’è da ricordare un particolare spesso trascurato: così come si considera ogni essere umano come unico ed inimitabile, lo stesso concetto si deve applicare in materia di investimenti. Ogni investitore, infatti, nelle proprie scelte, è unico ed inimitabile. Cosa significa questo?
Significa che ogni persona, in quanto essere differente da ogni altro, ha bisogni, esigenze, disponibilità, orizzonte temporale, livello di tolleranza al rischio, emotività, diversi da qualsiasi altro individuo. Ergo, ciò che può essere ottimale per una persona, può essere estremamente dannosa per un’altra, in materia di investimenti.
Quindi, correre dietro alle mode del momento, all’occasione del giorno, dare la caccia ad un titolo perché gli amici al bar dicono di aver guadagnato tanto, non è mai la strategia vincente.
La strada da percorrere è quella della conoscenza, della consapevolezza e del metodo. Si devono inoltre avere saldezza di nervi e flessibilità nel rivalutare la propria pianificazione finanziaria nel caso in cui la congiuntura economica prenda una strada diversa da quella prevista e preventivata.
Insomma, anche nella scelta del prodotto, si devono considerare tutte le variabili in gioco, ricordando sempre che ognuno di noi è un pezzo unico di un infinito mosaico.
