FTAOnline

Analisi dei mercati: tensioni e prospettive tra USA ed Eurozona

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Riflessioni sull'Andamento economico: previsioni di taglio dei tassi Fed e sfide della BCE a giugno

Analisi dei mercati: tensioni e prospettive tra USA ed Eurozona

Corsa al rialzo ieri per il Ftse Mib future che ha guadagnato il 2,15% a 34245 punti. I prezzi hanno oscillato tra 33615 e 34270.

Si contrae l'industria manifatturiera USA

Le comunicazioni di martedì pomeriggio di S&P Global indicano che l'industria manifatturiera statunitense è entrata in contrazione.

L'indice PMI manifatturiero è sceso a 49,9 in aprile rispetto al valore di 51,9 registrato a marzo, deludendo le aspettative degli analisti che si attendevano una conferma del dato precedente.

La soglia critica tra espansione e contrazione è fissata a cinquanta.

Allo stesso modo, l'indice PMI non manifatturiero di S&P Global è peggiorato, registrando un valore di 50,9 questo mese rispetto al 51,7 del mese precedente, con gli analisti che avevano previsto un miglioramento a 52.

Il rallentamento economico favorisce un taglio dei tassi

I dati economici negli Stati Uniti che descrivono un'attività economica meno robusta del previsto possono sostenere l'ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Fed a giugno.

Tuttavia, per confermare questa tesi, gli investitori saranno particolarmente attenti ai dati sull'inflazione preliminare di aprile e il PCE di marzo in uscita venerdì.

Un'accelerazione dell'inflazione potrebbe far sì che la Fed riconsideri la sua posizione e potrebbe influenzare le aspettative del mercato riguardo alle future decisioni sui tassi di interesse.

Pertanto, i dati sull'inflazione di aprile saranno un importante punto di riferimento per gli investitori nel valutare le prospettive della politica monetaria della Fed. Situazione opposta invece in area euro.

Migliora il PMI manifatturiero tedesco

In Germania, l'indice PMI manifatturiero di HCOB ha registrato un lieve miglioramento ad aprile, passando da 41,9 a 42,2, ma ha mancato le aspettative del consensus fissato a 42,7.

L'indice non manifatturiero ha segnato un notevole miglioramento, superando ampiamente la soglia di espansione e attestandosi a 53,3 in aprile rispetto al 50,1 di marzo.

La soglia critica è 50, mentre il consensus era a 50,5.

Rapida espansione per l'attività complessiva delle imprese nell'Eurozona

Nell'Eurozona, l'attività complessiva delle imprese ha mostrato la più rapida espansione in quasi un anno, trainata da una forte ripresa nel settore dei servizi che ha compensato una flessione più marcata nel settore manifatturiero.

L'indice composito preliminare PMI di Hcob dei responsabili degli acquisti è salito a 51,4 da 50,3 a marzo, superando le previsioni di 50,7 secondo un sondaggio Reuters.

Il PMI flash dei servizi è aumentato a 52,9 da 51,5, superando le aspettative del sondaggio Reuters che prevedevano un aumento più modesto a 51,8.

Tuttavia, il PMI manifatturiero è sceso a 45,6 da 46,1, risultando inferiore alle previsioni che indicavano un aumento a 46,6. Questo settore rimane al di sotto della soglia critica di 50 dal secondo semestre del 2022.

Scende il PMI manifatturiero del Regno Unito

Nel Regno Unito, il PMI manifatturiero, nella lettura preliminare di aprile, è sceso a 49,1 punti rispetto ai 50,9 di marzo, indicando una contrazione dell'attività nel settore manifatturiero.

Il PMI dei servizi si è invece attestato a 54,9 punti, in aumento rispetto ai 53,1 di marzo, suggerendo una crescita nell'ambito dei servizi.

La BCE allenterà la sua politica restrittiva a giugno?

Sullo sfondo delle decisioni delle banche centrali, il vice presidente della BCE, Luis de Guindos, ha dichiarato a Le Monde che, se le tendenze attuali continueranno nelle prossime settimane, la BCE allenterà la sua politica restrittiva a giugno.

Questo, secondo lui, sembra essere un fatto acquisito, a meno che non si verifichino sorprese.

De Guindos ha anche sottolineato l'importanza per la BCE di procedere con cautela nelle mosse successive, tenendo conto dei segnali provenienti dalla Federal Reserve statunitense.

Negli USA bene il settore immobiliare e le vendite al dettaglio

Dagli Usa non arrivano comunque solo segnali di rallentamento economico, c'è infatti una nota positiva nel settore immobiliare USA: le vendite di case nel mese di marzo sono state di 693.000, mostrando un aumento dell'8,8% rispetto al mese precedente. Questo dato ha superato le previsioni del consensus, che si attestavano a 668.000.

Va notato che le vendite di case di febbraio, precedentemente riportate a 662.000, sono state riviste al rialzo a 637.000.

Inoltre, sempre negli Stati Uniti, le vendite al dettaglio delle catene nazionali nella settimana al 20 aprile sono aumentate del 5,3% su base annua.

Argomenti

BCEFED