Consigli di investimento per ottenere il massimo dai tuoi investimenti
pubblicato:Per ottenere il massimo dai propri investimenti, occorre agire con metodo e professionalità, partendo dalla individuazione degli obiettivi al fine di creare una corretta pianificazione finanziaria. La strategia operativa, poi, non può prescindere dal una mirata diversificazione degli asset.
Definire gli obiettivi di investimento
Il primo passo che occorre fare per elaborare una strategia efficace in ambito finanziario, è la definizione di quelli che sono gli obiettivi personali e della propria famiglia.
Ogni consiglio d'investimento, affinché possa risultare utile ed efficace, deve quindi partire da questo presupposto.
In poche parole, per usare un linguaggio tecnico, occorre individuare i criteri per mettere in atto una corretta pianificazione finanziaria.
Da un lato, quindi, si dovranno considerare quelle che sono le risorse economiche, ovvero il capitale iniziale e il risparmio che si prevede di poter accantonare nel corso degli anni.
Dall’altro, si devono andare a indicare tutti quelli che sono gli obiettivi da raggiungere in funzione del tempo che si ha a disposizione e del grado di rischio che si può sopportare. Senza trascurare, ovviamente, i possibili imprevisti.
Il tempo è una variabile fondamentale, che può essere fissa (ovvero vi è una data prefissata non derogabile) oppure variabile (un obiettivo che consente un margine temporale più discrezionale).
Il grado di rischio è quel livello di perdita che si è in grado di sopportare o ammortizzare (ad esempio diluendo il tempo entro il quale raggiungere un obiettivo) e che ha una profonda incidenza anche sul lato emotivo e psicologico.
Diversificare il portafoglio
Uno degli aspetti più importanti al fine del buon esito della pianificazione finanziaria è quello di creare, all’interno del proprio portafoglio globale, una diversificazione non solo tra gli strumenti finanziari utilizzati, ma anche per aree geografiche e settori.
Insomma, un consiglio d’investimento che si rispetti, da un punto di vista operativo, deve prevedere una diversificazione tra i vari asset.
A cosa serve, fondamentalmente tutto ciò? A ridurre il rischio.
Del resto, è abbastanza semplice da comprendere: se io investo tutto il mio capitale in un singolo asset, sarò legato, indissolubilmente, a quell’unico elemento. Nel bene ma soprattutto nel male.
Se invece, scelgo di ripartire le mie disponibilità in modo da creare un portafoglio diversificato, nel caso in cui un singolo asset o mercato abbia un andamento negativo, la mia perdita sarà comunque limitata alla quota che avevo deciso d'investire in esso.
Scegliere gli strumenti finanziari appropriati
Sorge spontaneo un quesito: come faccio a scegliere gli strumenti appropriati atti a consentire il raggiungimento degli obiettivi prefissati?
Innanzitutto, non esiste una risposta univoca: ogni investitore fa storia a sé e quindi, non solo avrà una strategia di pianificazione differente da tutti gli altri ma anche delle modalità di attuazione della stessa unica e personalizzata.
La scelta degli strumenti più idonei si basa ovviamente su quali sono gli obiettivi da raggiungere, sull’arco temporale che si ha a disposizione, sul rischio che si può e ci si sente di poter sopportare.
Il tutto, partendo dalle disponibilità finanziarie presenti e tenendo in considerazione quelle che potrà essere il risparmio futuro.
Fondamentale, poi, è operare con metodo, senza lasciarsi influenzare dalle mode del momento, dall’ansia, dalla voglia di strafare o dalla paura di non farcela.
Occorrono quindi nervi saldi e una buona conoscenza non solo della materia ma anche dei singoli strumenti finanziari che si detengono in portafoglio o che si vogliono acquistare.
Ovviamente, è possibile sia agire in prima persona che rivolgersi ai cosiddetti professionisti del settore.
A seconda del profilo scelto, vi è un diverso impatto anche a livello psicologico, sia sulle scelte effettuate, sia sui risultati che esse producono.
Pianificare per il lungo termine
Come già evidenziato in precedenza, occorre agire in modo metodico e professionale anche e soprattutto se si decide di operare in prima persona.
Che cosa significa?
Che non bisogna lasciare nulla al caso, vivere alla giornata, seguire i consigli degli amici al bar, lasciarsi fuorviare da operazioni che possono magari portare anche ottimi profitti nell’immediato ma che finiscono per far perdere il giusto orientamento.
Semplicemente, bisogna pianificare, suddividendo le esigenze in base all’arco temporale a disposizione.
Distinguere gli obiettivi di breve periodo, da quelli di medio e lungo periodo è infatti essenziale. Cambia totalmente non solo la prospettiva, ma variano anche gli strumenti utilizzabili per raggiungerli.
Oggi, più che mai, risulta essenziale pianificare il proprio futuro a lungo termine.
Le aspettative di vita aumentano, l’età pensionabile si procrastina nel tempo, gli importi delle pensioni saranno sempre meno adeguati al mantenimento di un buon tenore di vita: occorre, per forza, entrare nell’ottica di programmare, sin dalla giovane età, il proprio futuro. Non c’è altra soluzione.
Il rischio, infatti, è quello di trovarsi a vivere una vecchiaia irta di problematiche e difficoltà.
Come si suole dire, meglio prevenire che curare.