Comunità energetiche: cosa sono, come funzionano e quanto ti fanno risparmiare
pubblicato:Al via le comunità energetiche: cosa sono e come funzionano? Il risparmio sulle bollette di luce e gas è assicurato con i nuovi incentivi: quali sono e come utilizzarli.
Il Ministero dell'Ambiente, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, sta per dare il via libera al decreto che dovrebbe introdurre le nuove comunità energetiche, che potrebbero portare ingente risparmio sulle bollette di luce e gas per le famiglie, oltre che contribuire alla riduzione delle emissioni dannose per l'ambiente.
Il testo del decreto attende il via libera della Commissione Europea, per poi essere firmato dal ministro ed entrare effettivamente in vigore.
Ecco cosa sono e come funzionano le comunità energetiche, quali sono i nuovi incentivi e contributi per le fonti rinnovabili e quanto permettono di risparmiare sulle bollette. Una guida completa.
In questo breve video di Soluzioni Green entriamo nel dettaglio e cerchiamo di spiegare semplicemente di che cosa stiamo parlando.
Comunità energetiche: che cosa sono?
Nell'ambito del PNRR, sono in arrivo e nuove comunità energetiche, dei veri e propri soggetti giuridici che includono imprese, famiglie, enti pubblici che sono in grado di produrre autonomamente l'energia necessaria grazie allo sfruttamento di fonti rinnovabili.
In altre parole, le comunità energetiche sono dei gruppi di soggetti che si organizzano per produrre e condividere localmente l'energia prodotta da fonti rinnovabili.
Il Governo intende istituire circa 15 mila comunità energetiche in tutta Italia, sotto la stretta collaborazione con le cooperative di comunità.
Incentivi per le comunità energetiche: quali sono le novità
Le novità che dovrebbe contenere il nuovo decreto in arrivo riguardano anche l'introduzione di nuovi incentivi e contributi a fondo perduto fino al 40% destinati alle comunità energetiche con meno di 5.000 abitanti. Come funzioneranno?
I nuovi incentivi saranno rivolti a interventi di potenziamento di impianti già esistenti, oppure serviranno per la realizzazione di nuovi impianti: sono coinvolte tutte le tipologie di fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico e biomasse come biogas e biometano).
Il PNRR ha messo a disposizione 2,2 milioni di euro per la realizzazione di impianti di almeno 2 gigawatt e con una produzione indicativa di almeno 2.500 Gw l’ora all’anno.
Per quanto riguarda le tariffe, invece, possiamo distinguere tre tipologie di incentivi:
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per gli impianti con potenza fino a 600 kilowatt, si parte da un fisso di 60 euro per megawattora più una parte variabile (non oltre i 100 euro per MWh);
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per gli impianti con potenza tra 200 e 600 kW, si parte da un fisso di 70 euro con l'aggiunta di un premio che non può andare oltre i 110 euro per megawattora;
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per gli impianti sotto ai 200 kilowatt, infine, si parte da un fisso di 80 euro e si aggiunge una tariffa premio non oltre i 120 euro per MWh.
Potenza | Incentivi | Premio aggiuntivo |
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Fino a 600 kilowatt | Fisso di 60 euro al MWh | Non oltre i 100 euro per MWh |
Tra 200 e 600 kilowatt | Fisso di 70 euro al MWh | Non oltre i 110 euro per MWh |
Sotto i 200 kilowatt | Fisso di 80 euro al MWh | Non oltre i 120 euro per MWh |
Quanto si risparmia con le comunità energetiche?
I vantaggi che derivano dall'introduzione delle comunità energetiche sono parecchi: a partire dalla riduzione delle emissioni dannose per l'ambiente, fino allo sfruttamento di fonti di energia rinnovabile per l'autoproduzione.
Ma non solo: le famiglie che aderiranno alle comunità energetiche potranno godere di un risparmio sulle bollette di luce e gas: a quanto ammonta?
Come ha spiegato il Ministro Pichetto Fratin, nell'arco dei successivi due o tre anni le 2,5-3 milioni di famiglie che vi aderiranno potranno dimezzare i costi sulle bollette di luce e gas.
Tutti possono aderire liberamente alle comunità energetiche, ma per entrarvi occorrerà soddisfare degli standard di efficienza energetica elevati.