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Borsa Oggi, all'attenzione Nexi, Fincantieri e GVS

di FTA Online News pubblicato:
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Nexi, timori per la rinegoziazione dell'accordo con Unicredit. Fincantieri, piace il contratto indonesiano. GVS in calo dopo i dati e il downgrade di Equita

Borsa Oggi, all'attenzione Nexi, Fincantieri e GVS

Nexi, timori per la rinegoziazione dell'accordo con Unicredit

Seduta in calo ieri per Nexi che ha lasciato sul terreno l'1,34% a 5,902 euro dopo avere oscillato tra 5,87 e 6,13 euro. UniCredit e Nexi hanno concordato di rinegoziare il loro accordo di lavoro esistente, come riportato da fonti a conoscenza della questione e confermato da giornali economici come Il Sole 24 Ore e MF. L'accordo sarà rivisto per soddisfare meglio UniCredit e ampliare le aree di collaborazione tra le due società. La rinegoziazione dovrebbe essere finalizzata nelle prossime settimane. UniCredit non ha rilasciato commenti immediati in merito.

Il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, ha annunciato che la banca fornirà un aggiornamento sulla revisione in corso del suo settore dei pagamenti entro la fine del primo trimestre. Il gruppo italiano di infrastrutture per i pagamenti, SIA, ha precedentemente firmato un contratto decennale con UniCredit nel 2016, che è stato successivamente ereditato da Nexi dopo l'acquisizione di SIA.

Orcel sta lavorando per gestire il settore dei pagamenti in modo più integrato tra i diversi mercati, suscitando preoccupazioni tra gli investitori che UniCredit possa cercare nuovi partner a discapito di Nexi.

Tuttavia, il direttore finanziario di Nexi, Bernardo Mingrone, ha assicurato agli analisti che il contratto esistente è solido e che Nexi è disposta ad aiutare UniCredit a raggiungere le sue ambizioni nei pagamenti.

L'azione di Nexi sta cercando di creare una base che possa sostenere un rimbalzo dopo l'ampio calo subito dal massimo dell'8 dicembre a 7,53 euro. Il rimbalzo, come dimostrato mercoledì, è tuttavia ancora troppo fragile per potere essere ritenuto affidabile. Un primo indizio in favore di una reazione più duratura verrebbe al di sopra di area 6,30 euro, con la possibilità in quel caso di salire verso 6,60, 50% di ritracciamento del ribasso dal top di dicembre e resistenza critica in questa fase.

Fino a che i prezzi rimarranno al di sotto di area 6,60 una eventuale fase di ripresa potrà dimostrarsi solo temporanea. Sotto area 5,70 difficile per il titolo evitare il ritorno sui minimi di ottobre a 5,01 euro.

Fincantieri, piace il contratto indonesiano

Fincantieri guadagna terreno (+1,78% a 0,686 €) in scia all'annuncio stamattina di un contratto con il Ministero della Difesa dell'Indonesia per la fornitura di due navi PPA (originariamente destinate alla Marina Militare Italiana) attualmente in costruzione e allestimento. L'accordo ha un controvalore di 1,18 miliardi di euro.

L'analisi del grafico di Fincantieri mette in evidenza la consistente accelerazione partita a inizio mese (+40/45 per cento) grazie alla quale il titolo ha superato la resistenza rappresentata dal massimo del febbraio 2023 a 0,6680 euro. Il quadro grafico di medio lungo periodo ha in tal modo subito un netto miglioramento: la fuoriuscita dalla fascia in cui le quotazioni erano costrette da fine 2021 apre le porte ad estensioni verso 0,8460, massimo del giugno di tre anni fa.

In caso di flessione monitorare la tenuta del recente minimo a 0,6350: una violazione confermata in chiusura di seduta determinerebbe il completamento del potenziale doppio massimo in formazione da da giovedì scorso, figura ribassista capace di respingere il titolo sotto il riferimento a 0,5950 (picco del 15 gennaio) con conseguente pericolo per la solidità della struttura rialzista costruita in questo mese.

GVS in calo dopo i dati e il downgrade di Equita

Seduta particolarmente negativa quella di ieri per GVS che ha fatto segnare un ribasso del 14% circa portandosi a 5,685 euro. In sole due sedute il titolo ha lasciato sul campo quanto aveva guadagnato nel corso degli ultimi due mesi, ribasso arrivato in scia alla presentazione dei risultati del 2023.

Il gruppo leader nella fornitura di soluzioni di filtrazione avanzate ha chiuso l'ultimo esercizio con ricavi pari a 424,7 milioni di euro (+9,6%), EBITDA normalizzato a +20,3% (con margine sui ricavi a 22,4% da 20,4%), utile netto in calo a 13,6 milioni da 24,1 nel 2022.

Per il 2024 il management prevede una crescita low-to-mid single digit del fatturato (tra 1 e 5 per cento), margine EBITDA normalizzato in crescita tra i 100 e i 200 punti base rispetto all'esercizio 2023, adjusted leverage ratio intorno a 2.0x.

Sul ribasso di ieri ha influito la decisione di Equita Sim di peggiorare la raccomandazione su GVS da Buy a Hold, con target tuttavia incrementato del 2% a 6,60 euro, escludendo però il titolo dal portafoglio raccomandato mid-small cap.

Il grafico del titolo mostra una situazione in forte deterioramento; se fino a lunedì prevaleva il trend rialzista partito dai minimi di ottobre che aveva permesso ai corsi di riavvicinarsi ai 7,00 euro, con il ribasso di ieri sono venuti a mancare tutti i principali sostegni di detta tendenza ed ora, per quanto nel breve sia possibile un tentativo di reazione che provi a smussare il pesante calo, il rischio di un ulteriore affondo appare concreto.

I prossimi sostegni sono posizionati a 5,48 e 5,15 euro, rispettivamente 50% e 61,8% di ritracciamento del rialzo da ottobre, sotto tali livelli probabile il riavvicinamento proprio ai suddetti minimi in area 4,00 (ulteriori conferme sotto quota 4,98 bottom di dicembre).

Sul fronte opposto solo oltre 6,10 si potrebbe pensare ad un recupero un pò più duraturo che in caso di superamento di area 6,30 possa ambire al ritorno in area 6,60, ipotesi al momento piuttosto remota, almeno in tempi rapidi.