Pensione di invalidità: tutto quello che devi sapere!
pubblicato:Purtroppo capita spesso che i cittadini che vivono delle condizioni di disabilità non possono svolgere regolarmente un’attività lavorativa e hanno quindi il bisogno di ricevere dallo Stato un aiuto economico. Parliamo dell’assegno della pensione di invalidità. Ecco quali sono le sue caratteristiche e chi può riceverlo!
Si sente spesso parlare della possibilità di accedere ad una pensione di invalidità predisposta nei confronti dei cittadini che vivono una condizione di disabilità grave, volta appunto a salvaguardare tale categoria di soggetti.
Tuttavia, questo termine potrebbe generare delle incomprensioni, in quanto non si tratta di una vera e propria pensione, bensì di un insieme di prestazione sia di tipo previdenziale che di tipo assistenziale, che potrebbero essere corrisposte nei confronti di una determinata categoria di cittadini, a seguito dei dovuti accertamenti medici e verifiche da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.
In questo senso, nel seguente articolo, andremo ad approfondire nel dettaglio tutti gli aspetti che ancora oggi contraddistinguono le prestazioni legate alla cosiddetta pensione di invalidità, al fine di chiarire i dubbi che sussistono su questo tema e consentire a coloro che potrebbero beneficiare di queste prestazioni, di poter accedere all’assegno in poco tempo.
Pensione di invalidità: di cosa si tratta?
Come affermato dall’articolo 38 in relazione al noto testo della Costituzione Italiana, è bene sottolineare che lo Stato ed il Governo hanno il compito di provvedere ad offrire gli strumenti e i mezzi di cui ha bisogno l’intera popolazione nazionale, ponendo l’attenzione sui casi in cui un soggetto risulta essere inabile al lavoro e impossibilitato a provvedere al proprio mantenimento.
Per questo motivo, la cosiddetta pensione di invalidità è stata introdotta proprio con l’obiettivo di riuscire ad offrire nei confronti di questa platea di cittadini, una serie di sostegni di tipo economico e di prestazioni sia di carattere assistenziale che di carattere previdenziale.
In questo senso, per quanto riguarda le forme di pensione assistenziale è possibile citare la cosiddetta pensione di inabilità, l’assegno di invalidità civile e l’indennità di accompagnamento. Mentre, per quanto concerne le forme di pensione di tipo previdenziale, in questo caso rientrano la pensione di inabilità previdenziale nonché l’assegno ordinario di invalidità.
In ogni caso, è bene sottolineare che queste due categorie differenti di prestazioni sono basate su un rapporto di compatibilità ed incompatibilità. Ciò significa che, in alcuni caso, un soggetto che percepisce una prestazione previdenziale non potrà accedere a quella assistenziale, così come anche il contrario.
Per tale motivo, prima di provvedere alla trasmissione della richiesta per poter ottenere la pensione di invalidità, si consiglia sempre di chiedere un parere di un professionista, il quale sarà in grado di consigliare quale sia la soluzione più adatta per ogni singolo cittadino.
Chi sono i destinatari che possono richiedere la pensione di invalidità
Per quanto riguarda la pensione di inabilità, questa è destinata esclusivamente agli invalidi civili totali, che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 67 anni. In questo caso, rientrano quindi soltanto quei soggetti a cui è stata accertata un’inabilità lavorativa totale, ovvero al 100%. Al compimento di 67 anni, invece, il cittadino potrà percepire, senza dover presentare nuovamente domanda, il cosiddetto assegno sociale sostitutivo dell’invalidità civile.
In merito invece, a quei soggetti la cui invalidità risulta essere compresa tra il 74% ed il 99% con età compresa tra i 18 anni ed i 67 anni, questi potranno avere diritto all’assegno di invalidità civile.
Inoltre, per quanto riguarda l’indennità di accompagnamento, questa viene erogata nei confronti dei cittadini che rientrano nella categoria di mutilati o invalidi, per cui è stata verificata l’impossibilità di deambulazione senza l’aiuto di un altro soggetto, così come anche quei cittadini che sono impossibilitati a compiere e svolgere le attività di vita quotidiana.
Per quanto concerne, invece, la pensione di inabilità previdenziale, questa potrà essere erogata nei confronti di quei cittadini che sono impossibilitati a svolgere un’attività lavorativa di qualsiasi tipologia, in ottemperanza alle disposizioni previste dalla legge numero 222 dell’anno 1984. Infine, l’assegno ordinario di invalidità è previsto verso quei lavoratori dipendenti o autonomi che hanno un’infermità fisica oppure mentale che causa una riduzione della capacità lavorativa di almeno 2/3.
I requisiti e le compatibilità per avere la pensione di invalidità
Come si può ben immaginare, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha l’importante compito di verificare ed accertare che i cittadini che usufruiscono delle varie forme di pensione di invalidità civile, rientrino effettivamente nel cosiddetto status di invalido civile.
Ciò significa che, il cittadino dovrà munirsi di apposito certificato medico che dovrà essere formulato e sottoscritto da parte del proprio medico di base, con l’obiettivo di attestare la patologia del soggetto che intende accedere alla prestazione.
Inoltre, si ricorda che, dopo aver presentato la richiesta presso l’Istituto INPS, il soggetto è anche tenuto a sottoporsi ad un accertamento sanitario, il cui scopo è quello di determinare l’effettivo grado di invalidità della patologia\malattia di cui è affetto il cittadino.
Infine, occorre anche sottolineare che, ai fini dell’erogazione della pensione di invalidità e di tutti gli altri trattamenti previsti nei confronti dei soggetti invalidi, sono stati disposti anche una serie di requisiti e condizioni essenziali a cui dovrà rispondere il soggetto richiedente al momento della domanda. In particolare, tra i requisiti obbligatori vi sono quelli riferiti ai limiti reddituali del soggetto, i quali variano sulla base della prestazione di cui intende usufruire.