Nel 2022 M&A crollate del 37% annuo. Lento recupero nel 2023

di Raffaele Rovati pubblicato:
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Nel 2022 M&A crollate del 37% dai livelli record del 2021. Pesa l'avvio della stretta monetaria, ma anche il fuoco incrociato dei regolatori. Sarà lento recupero nel 2023.

Nel 2022 M&A crollate del 37% annuo. Lento recupero nel 2023

Nel 2022 le operazioni di M&A sono crollate in valore del 37% annuo a livello globale, a 3.660 miliardi di dollari. Secondo i dati di Dealogic (allo scorso 20 dicembre), citati da Reuters, nel solo quarto trimestre, c'è stata una contrazione del 56% nelle fusioni e acquisizioni a 641,2 miliardi di dollari, anche a causa della brusca frenata del 66% nell'attività dei private equity.

Nel 2022 operazioni di M&A sono crollate del 37% e sarà lento il recupero

La performance arriva dopo un 2021 da record, quando per la prima volta nella storia erano stati superati i 5.000 miliardi di dollari (5.900 miliardi per la precisione) nel valore delle operazioni.

Il precedente record risaliva al 2007, prima dello scoppio della crisi finanziaria (4.420 miliardi di dollari). E per il 2023? Per gli esperti ci sarà un recupero ma sarà lento.

M&A crollate. Per gli investment banker insostenibili i livelli 2021

Per investment banker e avvocati d'affari i livelli d'attività del 2021 erano insostenibili. Una correzione era inevitabile. Tuttavia, nota Reuters, l'incertezza macroeconomica ha ostacolato diverse potenziali operazioni nella seconda parte del 2022.

"Ci sono venditori che sperano di ottenere il prezzo di ieri e acquirenti che puntano ad avere gli stessi finanziamenti" degli anni passati, sottolinea Dirk Albersmeier co-head del Global M&A di Jp Morgan Chase & Co.

"Tuttavia queste cose non sono più disponibili. Ed è il motivo per cui abbiamo visto ridursi l'attività", ha aggiunto Albersmeier, secondo quanto riportato da Reuters.

Operazioni di M&A sono crollate dopo l'aumento del costo del denaro

"Abbiamo avuto i due mali gemelli di tensione geopolitica e inflazione che ha portato all'aumento dei tassi e hanno avuto un impatto negativo sul mercato", spiega Tim LaLonde, chief operating officer di Evercore per Global Investment Banking.

Il mercato finanziario per le operazioni a leva si è bloccato nel 2022 proprio quando è partita la stretta monetaria da parte delle Federal Reserve (Fed) e degli altri principali istituti centrali.

L'aumento del costo del denaro ha costretto i grandi private equity a staccare assegni più ricchi o scendere a più miti consigli e rinunciare alle operazioni su cui stavano lavorando.

Operazioni M&A crollate anche sotto il fuoco incrociato dei regolatori

C'è un altro aspetto di non poco conto, emerso di recente anche per quanto riguarda il takeover da 68,7 miliardi sul colosso dei videogiochi Activision Blizzard da parte di Microsoft.

L'operazione, una delle più ricche del 2022, è a rischio sotto il fuoco incrociato dei principali regolatori, dalla U.S. Federal Trade Commission (Ftc) alla Commissione europea.

Mai come in questi anni, l'M&A è stato ostacolato dagli enti antitrust. Ftc e U.S. Department of Justice (DoJ, ministero della Giustizia di Washington) hanno tentato di contrastare 22 operazioni da quando Joe Biden è presidente.

Sotto presidenza Joe Biden raddoppiato il numero di operazioni a rischio

Secondo i calcoli di Reuters, è un numero più elevato di quello registrato durante i primi due anni del primo mandato di Barack Obama ed è il doppio rispetto al primo biennio di Donald Trump.

Joel Grosberg, avvocato dello studio McDermott, Will & Emery specializzato in antitrust, in 25 anni di carriera non aveva mai visto così tante operazioni coinvolte in contenziosi con i regolatori, riporta Reuters.

Ci sono ragioni per essere ottimisti. Recupero M&A da secondo trimestre

Ci sono comunque ragioni per essere ottimisti. "Nonostante la congiuntura macro e geopolitica, le strategie ben capitalizzate continueranno a chiudere accordi importanti per gli obiettivi aziendali di lungo periodo", ha detto a Reuters Ivan Farman, co-head del Global M&A di Bank of America.

Eamon Brabazon, che per Bank of America segue l'M&A in Europa, Medio Oriente e Africa, prevede un primo trimestre "in tono dimesso" ma ritiene che "i volumi delle operazioni inizieranno a crescere nel secondo trimestre".