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Wall Street debole, male Uber

di FTA Online News pubblicato:
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La Borsa di New York ha aperto la seduta in calo penalizzata dall'aumento dei rendimenti obbligazionari. Il Dow Jones cede lo 0,1%, l'S&P 500 lo 0,3% ed il Nasdaq Composite lo 0,6%.
Tra i titoli in evidenza Uber Technologies -6%. La società delle applicazioni tecnologiche che supportano una varietà di offerte sulla sua piattaforma ha chiuso il primo trimestre con una perdita per azione rettificata pari a 0,32 dollari contro l'utile di 23 centesimi previsto dagli analisti. Debole la stima sulle prenotazioni lorde per il secondo trimestre (attese tra 38,75 e 40,25 miliardi di dollari).
Lyft +6%. La rivale di Uber Technologies ha archiviato il secondo trimestre consecutivo con free cash flow positivo. Il periodo si è comunque chiuso in rosso per 31,5 milioni di dollari, pari a 8 centesimi per azione, ma le perdite si sono significativamente ridotte rispetto ai 187,6 milioni, e 50 centesimi di un anno prima. Su base rettificata l'eps si è attestato a 15 centesimi contro gli 8 centesimi del consensus di FactSet. Nel primo trimestre, terminato lo scorso 31 marzo, i ricavi sono rimbalzati del 28% annuo a 1,28 miliardi di dollari, contro gli 1,16 miliardi attesi dagli analisti, a fronte di una crescita del 23% a 188 milioni per il numero di corse.
Kyndryl Holdings +16%. L'ex divisione managed infrastructure di Ibm (separata dal novembre 2021), è sempre più vicina al ritorno alla crescita dei ricavi. La previsione, a valute costanti, è infatti per il primo trimestre dell'anno solare 2025. In precedenza la stima era invece per il secondo semestre. Intanto nel quarto trimestre dell'esercizio 2024, chiuso lo scorso 31 marzo, Kyndryl ha registrato una flessione dei ricavi del 10% annuo a 3,85 miliardi di dollari, comunque sopra ai 3,76 miliardi del consensus di FactSet. Su base rettificata la perdita è stata di 1 centesimo per azione, contro i 2 centesimi stimati dagli analisti.
Rivian Automotive -9%. La rivale di Tesla, specializzata in truck elettrici, ha comunicato per il primo trimestre perdite nette in aumento da 1,35 miliardi, pari a 1,45 dollari per azione, a 1,45 miliardi, e 1,48 dollari. Su base rettificata il rosso si è attestato a 1,24 dollari per azione, contro gli 1,15 dollari del consensus di FactSet.
Sul fronte macroeconomico il Census Bureau ha comunicato che l'indice delle scorte all'ingrosso a marzo ha fatto segnare -0,4% rispetto al mese precedente dopo il +0,5% di febbraio e il -0,4% della rilevazione preliminare. Il consensus era fissato a -0,4%.

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