Borsa oggi: Iveco sotto pressione, Nexi prova una reazione

Iveco, il cambio di ad non piace al titolo

Brusca flessione per Iveco Group in scia alla notizia dell'uscita di scena dell'a.d. Gerrit Marx: a partire da inizio luglio Olof Persson, attualmente membro indipendente del cda, prenderà il suo posto. Marx assumerà la carica di a.d. di CNH Industrial.

Iveco, il quadro grafico

L'analisi del grafico di Iveco Group mette in evidenza il rally partito lo scorso novembre culminato con il massimo storico a 14,80 euro toccato il 9 aprile (+115% circa dai minimi autunnali).

La correzione delle ultime due settimane riceve questa mattina un nuovo impulso: esiste ora il rischio concreto di assistere a un approfondimento verso 10,20-10,30 dove troviamo il gap lasciato nella prima metà di febbraio.

Si tratta di riferimenti determinanti nel breve-medio periodo dato che al di sotto degli stessi verrebbe messa a repentaglio la solidità della struttura rialzista costruita negli ultimi mesi.

Segnali di forza in caso di ritorno in pianta stabile sopra area 12,50. Il titolo avrebbe a quel punto una chance di riavvicinamento 14,80 e di riattivazione del rally verso 16-17.

Nexi, nona settimana di seguito in calo

Nexi ha archiviato la nona settimana consecutiva in territorio negativo facendo registrare nuovi minimi da inizio novembre, circostanza che ha ulteriormente avvicinato il titolo ai minimi storici di ottobre toccati a quota 5,0120.

Sulla recente debolezza hanno probabilmente influito anche le indiscrezioni di stampa secondo cui si sarebbero interrotte le trattative tra il gruppo dei pagamenti e il fondo F2i sulla cessione della divisione Digital Banking Solutions a causa di un mancato accordo sul prezzo. Nexi potrebbe ora considerare altre offerte per la rete interbancaria mentre restano in corso i negoziati per la vendita dei terminali Atm.

Nexi, il quadro grafico

Graficamente il titolo è sceso in prossimità dei supporti compresi tra 5,00 e 5,25 euro circa, annullando buona parte del rimbalzo messo a segno tra ottobre e la prima metà di dicembre.

E' lecito attendersi una reazione dai livelli attuali che vada a smorzare le tensioni che si sono accumulate nelle ultime settimane, i prezzi potrebbero dunque mantenersi nell'immediato sopra 5,25 provando a recuperare parte del terreno perso di recente.

Soltanto oltre 5,70 tuttavia verrebbe prodotto un primo segnale di ripresa degno di nota, che potrebbe preludere al ritorno in area 6,15, target successivo a 6,40 euro. Sotto 5,25 invece via libera verso 5,00 riferimento critico nello scenario non solo di breve periodo.