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Finanza e Mercati: continuano a scendere le probabilità di tagli BCE

di FTA Online News pubblicato:
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Finanza e Mercati: continuano a scendere le probabilità di tagli BCE.


Finanza e Mercati: rendimenti in ulteriore rialzo

Il rendimento del BTP decennale segna ora 3,9550%, sui massimi dal 22 febbraio, dopo il minimo dal 15/4 a 3,7780% toccato martedì mattina (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Il rendimento del Bund a 10 anni si attesta a 2,5885%, toccato il massimo dal 27 novembre (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).

Il rendimento del T-Note USA a 10 anni segna 4,6500%, ieri pomeriggio 4,6730% il massimo dal 17/4 (ricordiamo il minimo da luglio toccato il 27/12 a 3,7820% e il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Il rendimento del T-Bond a 30 anni si attesta a 4,7830%, a ridosso del massimo dal 13 novembre a 4,8030% toccato il 16/4 (ricordiamo il minimo da fine luglio toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).

Finanza e Mercati: obbligazionario eurozona debole

Rendimenti in ulteriore recupero soprattutto nell'eurozona. Continuano a scendere le probabilità di taglio dei tassi da parte della BCE dopo gli indici PMI migliori delle attese nel settore servizi pubblicati ieri mattina. Le chance di prima riduzione a giugno negli ultimi giorni sono scese in misura significativa, ancor di più quelle di tre mosse entro fine 2024. Calma piatta invece per quanto riguarda la Fed: gli operatori attendono la prima stima del PIL americano del primo trimestre in uscita oggi e soprattutto il dato sull'inflazione PCE (la misura dei prezzi al consumo preferita dalla banca centrale americana) in agenda domani.

Finanza e Mercati: le attese sulle mosse di Fed e BCE

Il CME FedWatch Tool assegna ora l'83% alla probabilità di tassi invariati nella riunione del FOMC del 12 giugno, dall'85% di ieri mattina (77-78% venerdì). Scendono al 37% dal 38% di ieri (40% venerdì, 42-43% lunedì 15/4) le probabilità di -25 bp nella riunione del 31 luglio, stabili quelle di no action al 57% (51% venerdì, 45% lunedì 15/4). Salgono lievemente al 46-47% dal 46% di ieri le chance di primo taglio il 18 settembre.

A fine 2024 le possibilità di -25 bp sono stabili al 33-34% (36-37% lunedì, 33% venerdì, 13% mercoledì 10/4). Invariate al 34% (31-32% lunedì, 33-34% venerdì) quelle di -50 bp. Confermate al 16% (13% lunedì, 16-17% venerdì, 33% il 10/4) le probabilità di una riduzione da 75 bp. Stabili al 12-13% (16% lunedì, 12-13% venerdì, 2% il 10/4) anche quelle di tassi invariati. Poco mosse al 3-4% le chance di -100 bp (17-18% il 10/4, 23% il 5/4), stabili a 0% quelle di -125 bp (4% il 10/4). Lo strumento prevede quindi 1-2 tagli da 25 bp entro fine anno lievemente tendenti a 2, come ieri (lievemente tendenti a 1 lunedì, bilanciati venerdì, leggermente tendenti a 2 giovedì). Erano 2-3 tendenti a 3 mercoledì 10/4.

I future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse della BCE) segnalano probabilità di riduzioni dei tassi ufficiali in ulteriore diminuzione a giugno e soprattutto entro fine 2024: i derivati quotano ora -16 bp a giugno da -16/17 ieri (-17/18 lunedì, -21 venerdì, -23/24 mercoledì 10/4, -25/26 venerdì 5/4), quindi possibilità di taglio nella riunione del 6 giugno in ulteriore flessione. Per fine anno -62 bp da -65/66 ieri (-64/65 lunedì, -72/73 venerdì, -81 circa lunedì 15/4, -78/79 mercoledì 10/4, -86/87 venerdì 5/4), quindi probabilità di 2-3 tagli entro fine anno ora bilanciate da tendenti a 3 fino a ieri (erano 3-4 fino a venerdì 5 aprile).

L'agenda macroeconomica della settimana prevede negli USA oggi il PIL e venerdì l'inflazione PCE.

Simone Ferradini - www.ftaonline.com