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Eni in calo dopo una trimestrale tra luci e ombre

di FTA Online News pubblicato:
2 min

Dati in calo, ma sopra le attese. Il grafico mostra resistenze importanti in area 15,80-15,85

Eni in calo dopo una trimestrale tra luci e ombre

Avvio di seduta in calo per Eni dopo risultati del primo trimestre 2024 in calo, ma nel complesso superiori alle attese. L'azione segna a metà mattina un calo dello 0,95% a 15,37 euro.

Eni, i risultati del trimestre

L'utile operativo proforma adjusted si è attestato a 4,116 miliardi di euro (-30% a/a, consensus 4,12), l'utile operativo adjusted a 3,027 miliardi (consensus 2,78), l'utile netto adjusted a 1,582 miliardi (-46% a/a, consensus 1,56).

La produzione di idrocarburi è stata di 1,741 milioni boe/g (1,661 un anno fa, consensus 1,71).

L'indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 è balzato a 12,9 miliardi dai 7,8 di un anno fa, con leverage a 0,23 da 0,14.

Il management ha migliorato da 13,5 a 14 miliardi la guidance 2024 sul flusso di cassa operativo e incrementato il piano 2024 di buy-back del 45% da 1,1 a 1,6 miliardi.

Eni, accordo con Ithaca e annullamento del provvedimento dell'Antitrust sul caso Diesel+

Ieri a mercato chiuso Eni ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Ithaca Energy per "l’aggregazione tra Eni UK Business e il business esistente di Ithaca" in un'operazione carta contro carta al completamento della quale "Eni UK deterrà una partecipazione pari al 38,5% del capitale sociale di Ithaca post emissione delle nuove azioni".

Stamane invece Eni ha comunicato che il Consiglio di Stato ha respinto, dopo 4 anni, il provvedimento dell'Antitrust sulla pratica commerciale riguardante la campagna pubblicitaria Eni Diesel+.

Eni, il grafico mostra resistenze importanti a 15,80-15,85 euro

L'analisi del grafico di Eni mette in evidenza la tendenza rialzista in essere da fine 2020 e il movimento laterale in essere dallo scorso autunno.

Il titolo oscilla a ridosso delle resistenze a 15,80-15,85 euro in attesa dello spunto capace di portarlo al di sopra delle stesse e quindi riattivare il trend. In tal caso le quotazioni potrebbero attaccare il top del 2018 a 16,89 per poi proseguire in direzione di 19,80 (lato alto del canale ipotizzabile dal 2020) e 20,46, picco dell'estate 2014.

La violazione confermata in chiusura del recente minimo a 14,90 completerebbe il potenziale doppio massimo in formazione dal 12/4, figura ribassista in grado di anticipare un test della base del canale (attualmente a 14,20) e del minimo di febbraio a 13,9960, supporto statico valido nel medio periodo.