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Banco BPM: nel trimestre l'utile balza del 40%, quest'anno ricchi dividendi

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
4 min

Il giro d'affari cresce a doppia cifra: +14,4% a 1,43 mld di proventi operativi, commissioni +5,8%, gli obiettivi potrebbero crescere ancora e dopo il dividendo ci sono ancora risorse da distribuire quest'anno

Banco BPM: nel trimestre l'utile balza del 40%, quest'anno ricchi dividendi

Continua a crescere su base organica il Banco BPM e mette a segno un altro trimestre brillante in cui l’utile balza del 40% a oltre 370,2 milioni di euro. È anche possibile un miglioramento degli obiettivi di fine anno. È in pratica una trimestrale in forte crescita. In Borsa invece in queste ore l’azione ripiega (-0,9% a € 6,28), ma dopo un allungo a 6,436, un livello che non vedeva dall’inizio del 2016.

L’azione ha già guadagnato tanto, basti pensare che a inizio 2023 valeva circa 3,35 euro e dall’inizio del 2024 soltanto ha guadagnato più del 30%. Eppure resta molto basso il rapporto prezzo/utili degli ultimi 12 mesi non arriva a 7,5 (P/€ Ratio TTM di Morning Star): indicherebbe ancora una profonda sottovalutazione del titolo.

La domanda d’oro è se queste performance resisteranno ai ribassi dei tassi attesi quest’anno e per questo è utile guardare i numeri appena usciti.

Banco BPM, crescono anche le commissioni

I ricavi del gruppo, intesi come proventi operativi sono cresciuti di un sonoro 14,4% a 1,43 miliardi di euro nei primi tre mesi di quest’anno. Più del 60% di questi introiti deriva dal margine d’interesse: +16,3% a 864,39 milioni di euro. È però anche la parte che sarà più a rischio quando i tassi d’interesse cominceranno a scendere.

Il Banco, però, si sta preparando da tempo e lo si nota anche dalla dinamica delle commissioni: +5,8% delle commissioni nette a oltre 521 milioni di euro in tre mesi. Le commissioni coprono più un terzo del giro d’affari e incorporano una performance a due cifre dei prodotti di risparmio. Dovranno trascinare la crescita del gruppo fino al 2026 e si prevede una crescita media annua del 5% Da piano, dovranno bilanciare il calo dei ricavi attesi dagli interessi crescendo da 1,8 miliardi nel 2023 a oltre 2,1 miliardi nel 2026.

Banco BPM, lavori digitali in corso

La raccolta diretta bancaria cresce del 3,4% a/a a 129,1 miliardi di euro. La voce raccolta diretta assicurativa e passività assicurative (dentro anche passività finanziarie e assicurative delle imprese di assicurazione) sale a € 15,4 mld e comprende l’apporto di Banco BPM Vita, Vera Vita e BBPM Life.

A fine 2023 è stato chiuso il cerchio sulla bancassurance  e dall’inizio di quest’anno è attivo il controllo totalitario del Ramo Vita (con Banco BPM Vita, Vera Vita e BBPM Life) mentre sul Ramo Danni il Banco opera con una joint venture con il Credit Agricole. I risultati di bancassurance del trimestre sono però ancora condizionati da voci straordinarie.

La raccolta indiretta balza del 15,4% a/a a 110,3 miliardi. Dentro ci sono 63,6 miliardi di raccolta gestita (soprattutto crescono fondi e Sicav, ma anche gestioni patrimoniali e bancassurance) e c’è anche la raccolta amministrata (€ 46,7 mld, +5,7%).

Sono invece ancora deboli (e si prevede che lo rimangano nel semestre) gli impieghi netti a clientela: 104,9 miliardi di euro, -2,6% anno su anno. C’è molta attenzione alla solidità con deteriorati netti in calo al 3,3% del totale degli impieghi e un CET1 ratio in crescita al 14,7%

I lavori al nuovo assetto del gruppo proseguono. Nel triennio saranno investiti ben 600 milioni di euro in IT, si ridurrà ancora il numero di agenzie e sportelli, mentre il canale online sarà sempre più importante e ricco di offerte per la clientela e di nuovi servizi (intelligenza artificiale compresa). Ne dovrebbe derivare una digitalizzazione del cliente e anche una remotizzazione delle vendite. La consulenza digitale per le imprese sarà a 360 gradi, con nuove soluzioni supportate anche da Banca Akros e da Banca Aletti e diverse soluzioni su misura sempre più disponibili da remoto. Il digitale però guiderà anche la crescita dei prodotti bancari e del wealth management che dovrebbe approdare a una piattaforma unica di gruppo. Le joint venture con Agos sul credito al consumo e con Anima sul risparmio gestito saranno essenziali.

Banco BPM, spunti positivi e gli analisti apprezzano

In definitiva l’obiettivo è accumulare utili per circa 6 miliardi di euro fra 2023 e 2024 e di remunerare i soci per 4 miliardi nello stesso periodo. Su questo orizzonte anche i dati di oggi del Banco BPM appaiano in linea e anche migliori del previsto. “Possibili margini di miglioramento della previsione di EPS di 90 centesimi al netto delle componenti non ricorrenti”. Quindi potrebbe andare anche meglio.

Da piano nel 2024 il Banco ha promesso dividendi per 1,3 miliardi, ad aprile il gruppo ha saputo pagare cedole per ben 848,5 milioni di euro, 56 centesimi ad azione (più del doppio del dividendo 2022) già riassorbiti dal titolo. Il resto dovrà essere distribuito durante l'anno e la somma potrebbe anche superare le attese.

Dopo la pubblicazione dei dati non mancano le promozioni degli analisti. Barclays ha alzato il prezzo obiettivo da 7,8 a 8 euro e UBS da 6,3 a 6,6 euro. Equita SIM ha confermato un hold ma ha alzato il target price a 7,2 euro.

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